VERIFICARE POSSIBILI CORRELAZIONI TRA WI-FI ED ALZHEIMER
INTRODUZIONE
Ad oggi non esiste un consenso scientifico sul fatto che i sistemi di comunicazione wireless, come il Wi-Fi a 2,4 e 5 GHz, svolgano un ruolo cruciale nello sviluppo del morbo di Alzheimer attraverso lo stress ossidativo.
OBIETTIVI DELLA RICERCA
Sebbene alcuni studi abbiano esplorato questa possibile associazione, i risultati sono stati contrastanti e inconcludenti. Nonostante la ricerca sugli effetti dei sistemi wireless sulla salute rimanga rilevante, è prudente non considerare questa associazione come un fatto accertato fino a quando non saranno disponibili prove scientifiche solide e coerenti.
Una ricerca scientifica recentemente pubblicata si concentra sull’analisi indiretta della relazione tra i geni che rispondono allo stress ossidativo in seguito all’esposizione alle onde elettromagnetiche WiFi a 2,4 GHz e i geni associati allo sviluppo del morbo di Alzheimer. https://www.frontiersin.org/journals/neurology/articles/10.3389/fneur.2025.1616435/full
CONCLUSIONI
In sintesi, l’esposizione ai campi elettromagnetici a 2,4 GHz emessi dai dispositivi Wi-Fi potrebbe avere un impatto indiretto sulla regolazione dei geni coinvolti nella malattia di Alzheimer, in particolare quelli correlati allo stress ossidativo e all’omeostasi cellulare.
Sebbene non sia stata dimostrata una relazione diretta, i risultati attuali suggeriscono che l’alterazione di geni come GSK3B e APOE, fondamentali nella neurodegenerazione, potrebbe essere esacerbata dall’esposizione cronica a queste radiazioni.
Altre ricerche sono necessarie e devono affrontare a fondo questa ipotesi per fornire una comprensione più chiara dei potenziali rischi associati alle radiazioni elettromagnetiche e del loro impatto sulla salute neuronale e sullo sviluppo del morbo di Alzheimer.
Dr. Paolo Orio 





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