Una targa. Sì. E per ricordare la violenza negli stadi. Nel chiostro del Convitto Vito di Chieti, si è svolta la presentazione del progetto con Chieti Calcio e Sport e Valori Aps.
L’evento
Una serata dedicata alla riflessione contro ogni forma di violenza nel mondo calcistico. Quello stesso spirito che caratterizzava Bruxelles in quel lontano 29 maggio del 1985. Ed oggetto del testo presentato durante la summenzionata iniziativa. Un evento che ha visto la collaborazione del Giardino delle Pubbliche Letture ed il patrocinio del Comune ospitante. Una serata avente ad oggetto l’ambito letterario. Ma che ha visto anche la partecipazione del mondo giornalistico.
Presenti all’incontro, infatti, anche i giornalisti Giuseppe Rendine, Francesca Di Giuseppe, Francesco Di Clemente le cui letture riflessive sono state accompagnate dalle musiche del maestro Vincenzo De Ritis.
Un passaggio importante
Un passaggio importante è stato caratterizzato dalla presentazione della targa dal titolo “Una targa per la memoria”, promossa insieme alla società del Chieti Calcio. L’iniziativa, non a caso, ha visto l’affissione di una targa, durante la stagione sportiva, nello stadio Angelini come simbolo di contrasto all’odio e all’intolleranza spesso presenti sugli spalti degli stadi. E fuori dal campo.
“Respect è il motto del Chieti” – dichiara il presidente della società nero verde, Giovanni Di Labio – “e questo accordo si inserisce perfettamente nella nostra visione del calcio”.
E conclude: “Abbiamo subito accolto il progetto di Luigi Milozzi e del suo team. Siamo orgogliosi di sensibilizzare la tifoseria con questo gesto concreto”.
Valeria Garbin 





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