Altro giro, altra corsa. Via al processo a seguito del derby calcistico tra Cosenza e Catanzaro, svoltosi lo scorso 3 marzo, e durante il quale rimasero feriti ben tredici agenti di polizia.

L’evento si trasforma in violenza

La richiesta di costituzione di parte civile del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) è stata accettata dal giudice. “Il nostro obiettivo è quello di essere sempre accanto alle forze dell’ordine” – ha dichiarato Stefano Paoloni, segretario generale del SAP – “Queste ultime, infatti, rischiano la vita per garantire la sicurezza pubblica”. E conclude: “Siamo soddisfatti per essere stati riconosciuti come parte civile in questo processo, contro chi ha trasformato un evento sportivo in un’occasione di violenza gratuita”.

Tolleranza? Zero

Civicrazia concorda con il Sindacato Autonomo di Polizia sul fatto che verso questo genere di atti non ci debba essere alcun tipo di tolleranza dal momento che gli stessi contrastano con i valori educativi e sportivi che il calcio dovrebbe trasmettere.

Gli agenti aggrediti, infatti,  stavano solo svolgendo il loro lavoro istituzionale, ma sono finiti per divenire il bersaglio di un’aggressione organizzata e brutale. Il processo, ergo, rappresenta un momento importante nella lotta contro la violenza negli stadi, che pone l’accento sulla necessità di tutelare chi lavora per il mantenimento dell’ordine pubblico e sulla responsabilità individuale di chi partecipa ad attività criminali durante gli eventi sportivi.

Valeria Garbin