Ott 22, 2020 | Notizie | 0 commenti

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VITA E TEATRO: UN INTERVISTA

Intervista alla Prof.ssa Antonia Lezza

Civicrazia ha effettuato una breve intervista alla Prof.ssa Antonia Lezza in merito alle attività svolte dall’Associazione “Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo” della quale è Presidente. Tre le domande rivolte, che qui riportiamo cercando di sintetizzare le risposte fornite, ben consapevoli del fatto che il prestigio della intervistata ed il valore delle iniziative dalla stessa portate avanti avrebbero richiesto ben altro spazio ed attenzione.

D.  Egregia Professoressa, com’è nato l’interesse e l’amore per il Teatro?
R. Inclinazione e professione hanno trovato pieno accordo nella mia vita. Nell’ampio arco della mia professione quale docente di Letteratura italiana e di Letteratura teatrale italiana presso l’Università degli Studi di Salerno e per Incarico di Storia del Teatro all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, ho sempre ritenuto che il Teatro napoletano fosse meritevole di maggiore attenzione e riconoscimento.

D.  Quali sono le attività concluse dal Centro Studi sul Teatro Napoletano, meridionale ed europeo delle quali è più orgogliosa?
R. Nel corso di più di venti anni (dal 1998 ad oggi) durante i quali sono stata prima Fondatrice e da sempre Presidente dell’Associazione culturale Centro Studi suindicata mi sono dedicata agli studi di letteratura teatrale, producendo una serie di saggi sul teatro di Goldoni, Salvatore Di Giacomo, Roberto Bracco, Raffaele Viviani, Totò, Peppino De Filippo ed altri. Ho curato la prima edizione critica del Teatro di Viviani – sei volumi per la Guida – e ho approfondito e contribuito a diffondere i rapporti del teatro napoletano con il teatro nazionale, europeo ed internazionale, interagendo con altre attività culturali straniere, anche mediante Tavole rotonde e Seminari. Sono orgogliosa altresì di aver ricevuto in donazione dalla famiglia di Aggeo Savioli, critico teatrale recentemente scomparso,  il suo Archivio contenente fonti cartacee di ben cinquant’anni di teatro in Italia, attualmente depositato nella sede della Associazione e che presto sarà oggetto di digitalizzazione, per renderlo così fruibile non solo agli storici del teatro, ma anche a chi si occupa di testi teatrali, scenografia  e regia.

D. Quali sono i progetti più importanti del Centro Studi sul Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo?
R. Il prossimo progetto è quello di pubblicare il testo dello spettacolo “Il fiore che ti mando l’ho baciato” interpretato da Annarita Vitolo, per la regia di Antonio Grimaldi di Teatro Grimaldello, prodotto dal Centro Studi Teatro Napoletano, Meridionale ed Europeo, che ha vinto il Premio della Stampa nell’ambito della XVIII Rassegna di teatro e danza “Voci dell’Anima del 2020” al Teatro degli Atti di Rimini, che si è tenuta dal 25 settembre al 5 ottobre 2020. Successivamente intendo pubblicare, mediante la transcodificazione delle registrazioni su testo, le Lezioni di Teatro di uno dei maggiori esponenti della drammaturgia contemporanea, Enzo Moscato.

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