Gen 13, 2019 | Notizie | 0 commenti

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“UN’AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E NELLE FAMIGLIE, PER SEMPLIFICARE LE PROCEDURE E DIFFONDERE LA CULTURA DELLA PREVENZIONE”

FERRARA, PRESIDENTE CONFASSOCIAZIONI SICUREZZA: “UN’AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA SUL LAVORO E NELLE FAMIGLIE, PER SEMPLIFICARE LE PROCEDURE E DIFFONDERE LA CULTURA DELLA PREVENZIONE”

Roma, 11 gennaio 2019 – “Nel 2018 si sono registrati più di 1450 morti sul lavoro. È quanto rileva l’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. E facendo una media su base annua sono quattro persone al giorno che perdono la vita sul posto di lavoro o per incidenti durante il tragitto casa-lavoro.” Lo ha dichiarato in una nota Luigi FERRARA, Presidente di CONFASSOCIAZIONI Sicurezza.
“In dieci anni, e cioè dal 2008, anno dell’entrata in vigore del Testo Unico sulla Sicurezza, sono morte più di 15mila persone – ha continuato FERRARA che è anche Presidente ANCORS, Associazione Nazionale dei Consulenti e dei Responsabili della Sicurezza sul lavoro -. Un bollettino di guerra che continuiamo a contrastare, ma a non debellare. Perché ciò che manca è la consapevolezza che la sicurezza sia un elemento fondamentale per la vita. Dobbiamo lavorare insieme per un mondo dove il lavoro significa salute e sicurezza, dove le persone si sentono protette ma non guidate dagli obblighi”.
“Le leggi esistenti sicuramente servono, ma a fare la differenza è la diversa sensibilità culturale delle persone – ha proseguito FERRARA – ed è per questo che CONFASSOCIAZIONI e ANCORS insieme propongono la creazione di un’Agenzia Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro e nelle Famiglie. Avere una cabina unica di regia, puntare alla semplificazione degli adempimenti formali previsti dalla normativa vigente per le PMI, coinvolgere tutti i cittadini in attività formative e informative per renderli consapevoli del rischio e attenti ai pericoli cui sono esposti, sono alcuni punti che riteniamo essenziali per dare soluzioni pratiche a questa grande piaga. Senza dimenticare la progettazione strategica di ulteriori livelli di prevenzione per il futuro di un mondo di sempre maggior interazione con i sistemi automatizzati.
“La chiave di volta è semplice e concreta – ha affermato il Presidente di CONFASSOCIAZIONI SICUREZZA – , renderci consapevoli attori del nostro cambiamento. Due esempi su tutti: il fumo nei locali chiusi e le cinture di sicurezza. Per il fumo all’inizio si pensava inaccettabile il veto. Oggi non è più così, esistono aree dedicate per i fumatori come pure paesi nel mondo che lo inibiscono anche all’aria aperta, come la Svezia. Per quanto riguarda le cinture di sicurezza siamo a metà del percorso perché se è vero che quelle anteriori sono diventate una buona abitudine, siamo ancora lontani per l’uso salva vita dato da quelle posteriori”.
“Tra i nostri obiettivi strategici – ha concluso il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA – c’è quello di garantire e diffondere il più possibile la cultura della prevenzione. E uno dei passi strategici verso tale obiettivo è stato il Protocollo d’Intesa tra CONFASSOCIAZIONI e Croce Rossa Italiana, presentato lo scorso dicembre a Roma nella Sala Stampa del Senato”.

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