Un po’ di calcoli necessari
È arrivata, in via XX Settembre, la richiesta di interventi correttivi per riportare il deficit verso il livello concordato. La correzione richiesta è dello 0,2% del PIL, circa 3,4 miliardi di euro. La Commissione europea ha ufficializzato, in una lettera inviata martedì al ministero dell’Economia, l’ammontare dello “scostamento” fra il livello di deficit, che Roma aveva concordato con Bruxelles la scorsa primavera, e quello che risulta dall’ultima legge di Bilancio varata dal governo Renzi. L’UE, ora, chiede all’esecutivo Gentiloni di colmare il divario con una manovra aggiuntiva o misure equivalenti. Roma rischia, quindi, una procedura di infrazione per eccesso di indebitamento, nel caso in cui non si riesca a porre rimedio a questa situazione. Bruxelles ricorda all’Italia che il rispetto delle regole era “precondizione per la flessibilità assicurata per il 2016”. Permane l’attesa per il nuovo rapporto sul debito, che dovrebbe arrivare nelle prossime settimane, visto che, contrariamente agli impegni presi dall’Italia, il debito/PIL nazionale aumenterà, anche quest’anno, invece che ridursi. “Vedremo se sarà il caso di prendere misure ulteriori per rispettare gli obiettivi”, si limita a dire Padoan. È ormai risaputo che la linea del precedente governo è sempre stata quella di giustificare il maggior deficit con la necessità di far fronte alle conseguenze dei terremoti del Centro Italia e la gestione dell’emergenza migranti. Bruxelles, d’altro canto, continua a ritenere sovrastimato l’impatto degli “eventi eccezionali”; inoltre un deficit/PIL al 2,3% – dato riportato dal Documento programmatico di bilancio, quando i calcoli della Commissione salgono al 2,4% – risulta inaccettabile, posto che Roma avrebbe dovuto ridurlo all’1,8.
I conti, dunque, non tornano! Il deficit Italiano non dipende solo dalle emergenze sopraggiunte di recente. Nol nostro Paese, molti sedicenti professionisti prosperano grazie a scaltre menzogne; ma la matematica non è un’opinione ed è ora di trovare il nesso tra il deficit e chi ci governa. ‘’Potete ingannare tutti per qualche tempo, o alcuni per tutto il tempo, ma non potrete prendere per i fondelli tutti, per tutto il tempo’’ (Abraham Lincoln).
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