Molti sono gli schemi e i modelli che i politici nei momenti elettorali propongono ai cittadini elettori per accaparrarsi il loro consenso.
Parlano di sicurezza, ottimi servizi, sviluppo e tutela dell’ambiente ma poi alla fine sono solo slogan senza concrete opere.
Questo avviene perché nessun politico eletto è vincolato a un corretto codice deontologico, né c’è un’aperta e concreta partecipazione civica alla vita pubblica che ne controlli il comportamento del rappresentante pubblico eletto.
Una società si può definire civile quando l’Ente pubblico offre alla collettività un buon rapporto partecipativo e un benessere collettivo che, non a caso, rispondi al termine “civile” (dal latino civilis, derivato di civis, cittadino).
L’amministrazione di un qualsiasi Ente pubblico, deve tener conto e preoccuparsi, dei propri cittadini cui offrire i migliori servizi, sviluppo e tutela dell’ambiente.
I servizi pubblici, spesso trascurati, -stranamente- lasciano spazio a strutture esterne che ne aumentano i costi dei servizi alla collettività, decidendo in proprio i propri dipendenti senza alcun concorso pubblico.
Non essendoci controllo e contraddittorio pubblico i “frutti” dei politici eletti si ripercuotono negativamente sui cittadini e su tutto il sistema economico, sociale e ambientale, diffondendo una “cancrena” di malessere alla collettività.
Una visione che trova conferma nei molteplici deficit degli Enti, nello spopolamento giovanile, nei pessimi servizi e nella mancata cura dell’ambiente.
Solo se scompare la mala politica e l’amministrazione esecutrice che porta benefici solo ai politici di mestiere, si potrà avere il cambiamento aperto agli interessi della collettività.
Come fare per cambiare?
Ecco, la cosa più semplice è quella di calare alla guida politica di qualsiasi Ente pubblico, politici con VALORI CIVICRATICI e vincolare gli eletti a un codice deontologico.
Un codice per tenerli lontani da qualsiasi “tentazione” data dal potere politico.
Grazie a Civicrazia regole, principi e codice deontologico (in facebook: #civicrazia) sono chiari, vincolanti nell’interesse di tutti i cittadini.
Questo è il vero cambiamento, perché offre un concreto percorso di democrazia.
Regole semplici ma incisive e vincolanti:
1) Comune con amministratori sottoposti a un preciso codice deontologico e con obbligo di RISPOSTE IMMEDIATE e soddisfacenti;
2) Nomine a tutti i livelli con procedure trasparenti, con curricula depositati preventivamente per osservazioni di tutti, e pienamente meritocratiche, affinché l’amministrazione pubblica dia RISPOSTE PRONTE e soddisfacenti;
3) Referendum propositivi e direttamente deliberativi, così è il Cittadino a decidere in assenza di RISPOSTE PRONTE e soddisfacenti della pubblica amministrazione;
4) Garante del Cittadino, dando potere al Cittadino. Garante davvero indipendente perché nominato dal Forum dei Cittadini (e non dal politico di turno). In questo modo, il Cittadino ha un aiutante costante per RISPOSTE PRONTE e soddisfacenti della pubblica amministrazione;
5) Bilancio partecipato e sociale con ascolto e potere decisionale dei Cittadini, facendo sì che il Cittadino decida sull’utilizzo delle risorse per RISPOSTE PRONTE e soddisfacenti della pubblica amministrazione;
6) Collegamento formale, regolamentare e istituzionale del comune alla Macroregione Mediterranea.
Solo così si potrà cambiare quello che non va ed essere tra quei paesi dove il tenore di vita è eccellente, “la città è lo specchio di chi l’amministra”.
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