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TUTELARE I MINORI CON DISABILITA’

I bambini e gli adolescenti con disabilità sono uno dei gruppi più vulnerabili di minorenni, uno dei più emarginati ed esclusi, particolarmente esposti a violenze e sfruttamento e oggetto quotidianamente di forme di discriminazione multipla. È difficile ottenere dati statistici affidabili rispetto al numero dei minorenni con disabilità: secondo i dati più recenti delle Nazioni Unite, nel mondo più di un miliardo di persone convive con una forma di disabilità; di queste,   almeno 240 milioni sono minorenni.

Negli anni si è affermato un paradigma della disabilità che non è più soltanto medico, ma anche e soprattutto sociale: la disabilità non si identifica soltanto con una condizione di salute, ma anche nelle barriere, ambientali e sociali, che impediscono l’inclusione

 

La situazione in Italia

In base ai più recenti dati ISTAT, sono oltre 3 milioni le persone con disabilità in Italia.

Nell’anno scolastico 2020/2021 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane sono quasi 300 mila (pari al 3,6% degli iscritti), circa 4mila in più rispetto all’anno precedente.

Circa gli insegnanti per il sostegno, uno su tre non ha una formazione specifica e il 20% viene assegnato in ritardo.

Sono inoltre ancora troppe le barriere presenti nelle scuole italiane: solamente 1 scuola su 3 risulta accessibile dal punto di vista delle barriere fisiche. Quanto alle barriere senso-percettive: appena il 16% delle scuole dispone di segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia, mentre le mappe a rilievo e i percorsi tattili, necessari a rendere gli spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono presenti solo nell’1 %  delle scuole.

 

Le azioni necessarie 

Il Comitato ONU sui Diritti dell’infanzia nelle sue ultime “Osservazioni conclusive” ha raccomandato all’Italia di:

  • delineare una strategia onnicomprensiva sull’inclusione dei minorenni con disabilità;
  • migliorare la raccolta dati sui minorenni con disabilità;
  • sviluppare un sistema efficiente per la diagnosi precoce delle disabilità;
  • adottare standard nazionali minimi sull’educazione della prima infanzia appropriati ai bisogni specifici dei minorenni con disabilità;
  • fornire adeguato sostegno ai minorenni con difficoltà di apprendimento formando insegnanti e professionisti specializzati;
  • intraprendere campagne di sensibilizzazione per contrastare i pregiudizi nei confronti dei minorenni con disabilità;
  • affrontare le esigenze specifiche dei minorenni con disturbi dello spettro autistico.

Paolo Colombo, Avvocato, Garante delle persone con disabilità

 

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