Mar 30, 2011 | Notizie | 0 commenti

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VIA LIBERA AL REGISTRO ANTI-TELEMARKETING

telemarketingIl telefono che squilla sempre quando non puoi rispondere. Poi, una volta agganciata la cornetta, dall’altra parte del filo comincia la solita solfa. ” Ci sarebbe un’offerta per Lei” prospetta una voce gentile ma ferma. E giù con le varie opportunità per acquistare viaggi, materassi, utilizzare sconti, aderire ad offerte commerciali “esclusivissime” ed altro ancora. Finora potevamo solo annuire e cercare di bloccare,  nella maniera meno sgarbata possibile, il nostro interlocutore, colpevole solo di fare il suo lavoro. Dal primo febbraio invece, è possibile bloccare le telefonate pubblicitarie aderendo al registro “anti-telemarketing”, un’iniziativa messa a punto dal Garante della privacy e dalla Fondazione Ugo Bordoni, ente di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero dello Sviluppo Economico. Per chi volesse dunque evitare seccature basterà registrarsi sul Registro Pubblico delle Opposizioni ( http://www.registrodelleopposizioni.it), oppure chiamando un numero verde (800.265265 od infine inviando una raccomandata, fax o mail al gestore del servizio. Entro 24 ore dalla richiesta il numero dell’utente verrà di fatto “oscurato” per le aziende che fanno promozione telefonica. Un elenco di numeri protetti, quindi, che consente di proteggere la propria privacy. L’Autorità ha inoltre imposto alle compagnie telefoniche di avvisare sia gli utenti che stipulino un nuovo contratto sia i vecchi abbonati della possibilità di essere inseriti in tale Registro. Nei prossimi mesi dunque la comunicazione apparirà sulla bolletta telefonica. Chi vorrà fare campagne pubblicitarie dovrà contattare con 15 giorni di preavviso il Registro, e consegnare la lista dei numeri che si intende contattare. E chi non rispetta le regole finisce per pagarla cara. Se infatti un utente “protetto” riceve lo stesso la chiamata, il telemarketer può incorrere in una multa da 30mila euro per ogni chiamata irregolare, fino a 300mila euro. Attenzione però: il governo ha stabilito che vale la formula del “silenzio-assenso”, quindi l’abbonato che non comunicherà il proprio “no” alle telefonate pubblicitarie di fatto le autorizza. Una decisione che ha sollevato alcune polemiche da parte delle associazioni dei consumatori che criticano la mancata e scarsa informazione sull’iniziativa. Per questo motivo il Garante ha deciso di emanare uno specifico provvedimento, in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Insomma, una misura indispensabile e fondamentale per i cittadini, soprattutto per tutelare casalinghe ed anziani, anche alla luce delle esperienze registrate in altri Paesi come in Spagna e Regno Unito che hanno già adottato questo sistema e che hanno visto la lista delle opposizioni entrare a regime solo dopo diversi anni.

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