I vertici Inrl (Istituto Nazionale dei Revisori Legali) lanciano la proposta di creare un vero e proprio Albo professionale dei revisori legali che sostituisca l’attuale Registro, mantenendo la competenza e il controllo al ministero dell’economia.
L’appello, lanciato dal Presidente Virgilio Baresi – civicratico doc – nel corso di un seminario organizzato a Roma, mira anche a sollecitare l’approvazione dei decreti attuativi per ufficializzare il nuovo status del profilo professionale.
“Siamo in presenza di una legge emanata ma non ancora applicabile – afferma Baresi – che ritarda non soltanto l’adeguamento dell’attività di revisione secondo i dettami europei, ma danneggia economicamente una categoria di liberi professionisti rispetto agli omologhi europei”.
Civicrazia accoglie l’appello del Presidente affinchè si velocizzino le pratiche, da troppo tempo impantanate in burocrazie inutili e degradanti.
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L’Istituto fondato nel 1956, è reputato dal ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale l’organizzazione sindacale professionale più rappresentativa delle libere professioni economico-amministrative.
A tutt’oggi svolge azione di tutela sindacale dei “Revisori”, ed è presente con proprie rappresentanze presso dicasteri, commissioni parlamentari e, in particolare, presso il ministero della Giustizia. Il 9 aprile 2010 il Consiglio Nazionale ha approvato il cambio di denominazione da INRC a INRL – Istituto Nazionale Revisori Legali.