Recenti statistiche disegnano uno scenario davvero grave per le condizioni di salute della popolazione campana. Negli anni Ottanta l’aspettativa di vita in Campania era di quasi due anni più alta che al Nord: ambiente, alimentazione, stress, inquinamento erano elementi che determinavano questo “primato”. Oggi, questo primato si è completamente capovolto. Infatti un cittadino di Napoli o Caserta può aspettarsi di vivere fino a 80,6 anni, uno di Rimini o Firenze arriva fino a 84 anni (dati: Atlante italiano delle disuguaglianze di mortalità per livello di istruzione, Istat 2019). Le cause di questa diseguaglianza, non risiedono nella maggior incidenza di malattie come tumori o infarti. Infatti in Campania ci si ammala addirittura di meno che in altre regioni del Nord, ma purtroppo ci si cura peggio. Ed allora il fattore che determina questo gap, chiama in causa la capacità del sistema sanitario regionale di prevenire e curare le patologie più pericolose per la salute dei cittadini. Come reagire di fronte a questo incredibile gap per i cittadini campani? Non tutti sanno che in Campania esiste una importante figura professionale autonoma ed indipendente che è il Garante per il diritto alla salute, a cui i cittadini possono rivolgersi per i casi di mancata tutela del diritto alla salute. Detto Garante è il Difensore Civico regionale Avv. Giuseppe Fortunato. Ma la difesa civica dei diritti dei cittadini passa attraverso la nomina del Difensore Civico nazionale richiesto a gran voce dai cittadini.
Avv.Giuseppe Storti
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