Sovranità e informazione
“La sovranità appartiene al popolo” recita l’Art. N°1 della Costituzione Italiana.
Resta da capire come il popolo possa detenere la sovranità quando i più importanti e diffusi mezzi di informazione (televisioni e quotidiani nazionali e locali) nascondono fatti importanti e manipolano le informazioni nell’interesse degli inserzionisti pubblicitari invece di sostenere l’interesse dei cittadini?
Queste considerazioni nascono dai recenti fatti di cronaca relativi a tre donne che rifiutando le terapie ufficiali, che promettevano di curare un cancro, sono decedute dopo essersi affidate a terapie complementari.
Prime pagine di giornali, trasmissioni televisive a tutte le ore ed esperti hanno dibattuto per giorni la scelta scellerata di queste donne, scagliando anatemi contro ciarlatani e “maghi” che promettendo facili guarigioni portano alla morte persone deboli e sprovvedute.
Di certe cose in Italia non se ne parla mai e non esistono nemmeno studi su questo doloroso argomento. Ma negli Stati Uniti certe cose si fanno e così si evidenzia che circa 800.000 persone all’anno muoiono per cause iatrogene, vale a dire che muoiono a causa di terapie ufficiali male somministrate, per interventi chirurgici sbagliati, o a conseguenza degli effetti collaterali di terapie ufficiali. Queste morti superano di gran lunga le morti per malattie cardiache circa 700.000 all’anno e quelle per patologie oncologiche circa 550.000.
In Italia si impiegano gli stessi farmaci, e le stesse procedure terapeutiche impiegate negli Stati Uniti e vien da pensare che anche in Italia le proporzioni siano indicativamente le stesse.
Ma per le statistiche italiane le morti per cause iatrogene non esistono proprio.
Salvo qualche caso evidente di mala-sanità, decine di migliaia e forse centinaia di migliaia di decessi causati dalla medicina ufficiale passano completamente sotto silenzio, o meglio, nemmeno esistono, ma si scatena il putiferio se tre persone che non si sono sottomesse alla medicina ufficiale perdono la vita.
In un sistema nel quale le aziende farmaceutiche spendono in pubblicità e marketing il triplo di quanto spendono in ricerca sovranità significa anche decidere a quali cure sottoporsi e chiedere fermamente agli organi di informazione di fare informazione in modo chiaro e onesto.
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