Ott 7, 2016 | Notizie | 0 commenti

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SIGNORAGGIO

Signoraggio

Anticivicratico è un cittadino oppresso per forti tendenze interne ed esterne a ritenere che un diritto, suo, si ottenga con un favore. È un cittadino alle volte debole, oppresso e con un carico di disvalore sociale, morale e intellettuale, che si vive impotente, tanto da dover ritenere che quanto può ottenere per migliorare la sua situazione, di povertà, indigenza, o di conflitto personale o sociale, possa e debba essere risolto con il favore di persone potenti, forti, e quindi tenta sempre e comunque di compiacere. Non è capace di opporsi, di esistere, di esprimere il meglio di sé. L’ Anticivicratico spesso oppresso dalle maglie delle difficoltà in cui versa, e dalle maglie burocratiche, o del potere, appiattisce e aderisce a ogni proposta che gli appare facilitare il suo percorso a scapito della sua dignità, della sua libertà, spesso è tradito. Il signoraggio, il clientelismo, per così dire “malevolo” premeditato, è però anche una modalità abile che utilizzano alcuni. Questo stratagemma, in ogni consesso politico, di potere, di apparati di stato, di organismi statali, serve a raggiungere i loro obbiettivo con il raggiro. Consenzienti, diplomatici non si espongono al contradittorio, così facendo, salgono sul carro del vincitore. Assecondano il leader, il capo, il presidente, chi assume e riassume in sé poteri da elargire; queste persone attendono il momento giusto per essere scelti. Scelti per posti di potere di minor rilievo, e con la stessa strategia servile nei pubblici o privati uffici, rievocano il servilismo impotente e seduttivo di chi cecamente servono: pronti a occupare la poltrona vuota che il potente deve far occupare. Quale soggetto più adatto, a quel posto, se non il fedele da sempre? Silente, accomodante, pensiero convergente: dell’Anticivicratico sopra descritto. Cosi molte carriere si sviluppano nella lotta per il potere, altre nel silenzio e nel diniego dell’identità per periodi più o meno lunghi, per poi, collocati esprimere maggior violenza nell’ esercizio del loro mandato. La seduzione e il raggiro del potente, in ogni ambito, rendendogli omaggi e assensi non dovuti, è la negazione della liberà personale scelta, che diviene negazione della democrazia, del contradditorio, dello scontro -incontro costruttivo. Quante carriere costruite, nel tempo, facendo il porta borse? Il civicratico deve, negare questa logica, devono farlo quelli che possiedono i mezzi, culturali ed economici, affinché chi è oppresso imiti la nostra azione. Dal favore al diritto, sempre!

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