Restituire il decoro alla figura del Difensore Civico
Il valore della Difesa Civica è messo a dura prova nella sede regionale campana dove strategie politiche e clientelari mantengono con giochi di potere un ex Consigliere regionale alla guida della Difesa Civica della Regione. Ma l’Andci si batte per l’indipendenza della Difesa Civica.
I fatti. Marzo 2013, viene eletto come Difensore Civico Regionale, Francesco Bianco, ex Consigliere Regionale, non rieletto alle ultime elezioni. Dopo che lo stesso ha presentato per la sua candidatura un curriculum falso, provocando il mancato parere in Commissione e il non voto del Consiglio regionale, vi è la conseguente nomina di Bianco da parte di Romano, Presidente del Consiglio Regionale nel 2013, appartenuto in passato allo stesso partito politico di Bianco. Se l’aula non adempie, infatti, il Presidente dell’Assemblea esercita i suoi poteri sostitutivi e procede con decreto di nomina. Ma la nomina è sottoposta al TAR e al Consiglio di Stato, dove l’Andci vince due battaglie giuridiche contro la Regione e contro Bianco. Sia il TAR che il Consiglio di Stato, analizzate le pratiche, annullano la nomina di Bianco, ma in un secondo momento, marzo 2015, la sua nomina viene rifatta dal Presidente del Consiglio regionale del 2015, Pietro Foglia, anche egli in passato nello stesso partito politico di Bianco e Romano, sorvolando sul curriculum falso che era stato sottoposto alla Regione. Ad oggi, nei confronti di Bianco, l’indagine penale non è stata archiviata. Anzi si è conclusa, verificando la sussistenza di quanto in Regione tentano di occultare. A Bianco è pervenuto l’avviso di conclusione dell’indagine. E’ stato, poi, interrogato formalmente dal PM. In ogni caso risulta senza ombra di dubbio che ha dichiarato titoli, quali assistente universitario, specializzazioni, pubblicazioni e altri, che non possedeva e il D.P.R. 445 del 2000 prevede espressamente la perdita del beneficio della nomina per chi ha presentato dichiarazioni non veridiche. Nel frattempo, a seguito di impugnazione della nuova nomina di Bianco davanti al Giudice Amministrativo, è stata fissata l’udienza sia davanti al Giudice Ordinario, il Tar, per l’annullamento nomina (mese di febbraio) e sia in sede di Consiglio di Stato per l’ottemperanza stante l’ elusione delle citate due sentenze (mese di aprile). Va anche segnalato che Bianco è stato nominato da due Presidenti del Consiglio Regionale, Bianco e Romano, attualmente rinviati a giudizio per gravi reati nella Pubblica Amministrazione e ben si comprende perchè hanno sorvolato sui suoi falsi titoli.
La figura del Difensore Civico, che per antonomasia è il paladino della correttezza e dell’integrità morale nonchè garante della legalità e della trasparenza, è stata sporcata dagli indicati eventi. Confidiamo che la Giustizia farà il suo corso e restituirà a tale figura il decoro che merita e che non resti Difensore Civico un tale personaggio.
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