Feb 20, 2022 | Notizie | 0 commenti

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ORA OCCORRE LA RIPRESA DOPO LA PANDEMIA

La pandemia che ha travolto il nostro paese ed il pianeta intero, ormai da due anni,  ha portato con sé sconvolgimenti oltre che sanitari anche economici e sociali.
La pandemia ha avuto effetti devastanti su alcune categorie di cittadini.
Infatti tra i primi effetti ci sono stati l’accentuazione dei bisogni e delle diseguaglianze. Tra le categorie di persone più colpite ci sono stati i minori, i giovani, le  donne, olavoratori, specie se precari, in aggiunta alle categorie già fragili e a rischio quali gli anziani, i disabili e i senza fissa dimora, ulteriormente provati da questi mesi di emergenza.
Sia a livello globale che nazionale c’è stata una drastica impennata della povertà, non solo economica, ma anche alimentare, educativa e un preoccupante scivolamento in basso  del ceto medio.
La situazione delle donne non è tranquillizzante. Sappiamo bene che la disuguaglianza di genere esisteva da ben prima del Covid e questa crisi ha comportato un impatto ben maggiore sull’occupazione e le prospettive di impiego delle lavoratrici rispetto ai lavoratori di sesso maschile.
I posti di lavoro persi a causa del Covid riguardano appunto le donne, specie per concentrazione femminile nei servizi e nel lavoro domestico e di cura alle famiglie, settori questi che più di altri hanno subito gli effetti della pandemia.
A tutto questo si aggiunga il fatto che la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole è gravata prevalentemente sulle donne, aumentandone significativamente il carico familiare.
 
Altro aspetto preoccupante conseguente al confinamento forzato è quello della violenza domestica,. Le statistiche hanno evidenziato tra inizio marzo e metà aprile 2020 un’impennata nelle chiamate al numero verde antiviolenza e un aumento di ben il 59% delle vittime che hanno richiesto aiuto rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo fenomeno è stato addirittura definito dalle Nazioni Unite “pandemia ombra”, proprio per sottolinearne l’impatto devastante, sia dal punto di vista dimensionale che per le conseguenze ad esso correlate. Sulla famiglia sono ricadute molte conseguenze soprattutto per i nuovi bisogni dei minori con l’aumento del divario, già esistente, riguardo le opportunità di accesso all’istruzione si pensi alla necessità di connessioni e strumenti informatici, spazi adeguati e possibilità di supporto da parte dei genitori che ha complicato ancor di più il percorso alla formazione per tutti.
Un’ulteriore  conseguenza di questa crisi altrettanto devastante è stato l’isolamento forzato, il distanziamento sociale e relazionale che ha provocato impatti significativi sulla salute psico-fisica dei ragazzi, sul loro senso di disorientamento e di insicurezza verso il futuro.
Ora per la ripresa occorre alzare il livello di benessere della popolazione con l’impegno concreto e concreti risultati da parte delle Istituzioni, della politica e di chi occupa un posto finalizzato a realizzare obiettivi e finalità pubbliche.

di Annunziata Coppola

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