Feb 20, 2022 | Notizie | 0 commenti

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OPERARE IN GRUPPI COOPERARE INSIEME, COSTRUIRE LA PARTECIPAZIONE

Piccoli  gruppi associativi insieme fanno grande la partecipazione.

Coltiviamo  il fondamentale concetto di Civicrazia dappertutto.

Approfondiamo l’aspetto relativo alle battaglie civicratiche sostenute da attivisti civici. Ora, sappiamo che in Italia, dove non brilla certo la partecipazione attiva nel controllo della cosa pubblica, esistono diverse realtà associative che si occupano di svariati problemi sociali, alcune delle quali hanno oramai decenni e decenni di vita.

La domanda che ci siamo posti è questa: come mai pur esistendo leggi e normative chiare, che dovrebbero favorire l’impegno attivo dei cittadini anche all’interno delle istituzioni, la realtà quotidiana che noi viviamo non ha corrisposto assolutamente a questi criteri civicratici?

Dopo decenni di battaglie, di impegno notevole profuso dagli attivisti, i cambiamenti positivi dal punto di vista sociale, sono stati alquanto minimali. Questa innegabile condizione ha creato, purtroppo, la convinzione, in molti cittadini, che sia inutile e frustrante impegnare tempo vitale nelle lotte civiche, ponendo le basi per un allontanamento dalle associazioni e dai movimenti civici.

Quali sono utili antidoti per bloccare questo disamore nei confronti della partecipazione realmente attiva?

Ad esempio, incentivare al massimo la conoscenza da parte di giovani studenti dei loro diritti costituzionali e dei loro doveri civici in merito alla partecipazione attiva, porterebbe in tempi accettabili ad avere un discreto serbatoio di persone capaci di attivarsi a livello territoriale, interagendo con le realtà locali amministrative e istituzionali.

Inoltre  le grandi associazioni civiche attualmente esistenti devono battersi anche per agevolare la nascita di piccoli Gruppi che diventino le sentinelle civiche attive.

A loro volta questi piccoli gruppi, comitati, eccetera, devoni sempre più  fare rete tra di loro, identificando di volta in volta obiettivi di lotta  civicratica comuni, per cui battersi insieme, pur mantenendo una loro autonomia.

Tutto ciò, ad esempio,  in realtà è quello che già stiamo realizzando noi, come Comitato Salute e  Ambiente ASL Rm5, oramai da circa un anno, insieme ad altre associazioni e comitati, presenti anche in altre province della Regione Lazio.

Praticamente, ci si convoca e ci si aiuta a vicenda in occasione di manifestazioni, petizioni, convegni, ed altre attività civicratiche. Quindi, le grandi associazioni civiche devono  fare sempre più da cassa di risonanza in merito alle problematiche sollevate da questi vari gruppi di attivismo civico, rappresentando questo malessere sociale nei palazzi istituzionali.

Infatti queste storiche associazioni, essendo le uniche a poter interagire istituzionalmente con le amministrazioni, ministeri e quant’altro, hanno così la possibilità di far pesare la protesta anche delle piccole ma numerose situazioni di attivismo civico, possedendo esse delle strutture burocratiche di una certa importanza, che i piccoli gruppi associativi non si possono ovviamente permettere.

Perciò, si tratta di un lavoro di sinergie civiche, che comunque mantengono  le singole autonomie delle piccole realtà associative, attive nei territori, dove spesso le associazioni più grandi e rappresentative hanno difficoltà a reperire attivisti e dati sociali.

Uniti nella libertà e nell’impegno possiamo risolvere piccoli e grandi problemi e sviluppare la partecipazione.

Libertà è partecipazione (cit. G. Gaber)

di Stefano Fabroni

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