La sicurezza sul lavoro in Italia resta una questione critica, con circa tre morti al giorno e un forte aumento degli incidenti “in itinere” durante il tragitto casa lavoro, nonostante una leggera riduzione degli infortuni sul posto di lavoro.
Dati Generali e Trend Recenti
Secondo l’Inail, nei primi otto mesi del 2025 sono state denunciate 674 morti sul lavoro, di cui 488 durante l’attività lavorativa e 186 durante il tragitto casa-lavoro, con un aumento del 8,8% dei casi in itinere rispetto allo stesso periodo del 2024.
Questo conferma un trend preoccupante osservato nel primo trimestre 2025, dove i decessi in itineresono cresciuti del 51,3%, mentre gli incidenti sul posto di lavoro sono leggermente calati del 2,7%.
Nel complesso, dal 2021 al 2024, 4.442 persone hanno perso la vita sul lavoro in Italia, con le costruzioni come settore più a rischio (564 morti), seguito dai trasporti e magazzinaggio (434 morti) e dalle attività manifatturiere (411 morti) .
Incidenti in Itinere
Gli incidenti durante gli spostamenti verso il luogo di lavoro rappresentano ormai circa un quarto dei decessi complessivi e sono maggiormente concentrati nelle grandi città come Roma (28,6%), Milano (24,6%), Firenze e Genova (23,4%), Torino (23,1%). Le principali cause sono legate a fattori esterni al controllo diretto delle imprese, tra cui aumento delle distanze tra abitazione e lavoro, insufficienza del trasporto pubblico e crescente uso di mezzi privati.
Distribuzione Territoriale e Fattori di Rischio
Regioni più pericolose: Basilicata e Umbria hanno registrato i più alti tassi di mortalità sul lavoro
Lavoratori stranieri: Tasso di mortalità più elevato (74,2 morti per milione di occupati) rispetto agli italiani (29,7), spesso perché impiegati in lavori più rischiosi e meno tutelati
Età dei lavoratori: Gli over 65 e i lavoratori tra 55 e 65 anni risultano i più vulnerabili, mentre i giovani hanno più infortuni ma generalmente non gravi.
Considerazioni di civicrazia
E’ urgente rafforzare le misure di sicurezza, anche riorganizzando i tempi di lavoro.
La situazione evidenzia l’importanza di una cultura della sicurezza integrata, che includa la formazione dei lavoratori, la gestione dei rischi nei cantieri e fabbriche, il monitoraggio degli spostamenti e il rafforzamento delle tutele per gruppi ad alto rischio, compresi lavoratori stranieri e anziani.
Il continuo aumento dei decessi in itinere impone, inoltre, la necessità di una maggiore attenzione alla mobilità urbana e alla prevenzione di incidenti stradali legati al lavoro.
Fabio Riccio






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