Il nostro Presidente della Repubblica nel suo discorso di auguri rivolto agli italiani ha posto l’attenzione sull’importanza da attribuire al sentimento di appartenenza dei cittadini ad una comunità per il miglioramento e la condivisione di valori, prospettive, diritti e doveri, che siano la base per la costruzione di un futuro comune e partecipato in modo attivo, in cui tutti possano sentirsi protagonisti ed attori del cambiamento.
Cittadini la cui opinione sia tenuta in debito conto dai soggetti che li rappresentano e che hanno l’impegno di realizzare le politiche pubbliche per ricerca, innovazione e sviluppo del capitale umano, oltre alla predisposizione di condizioni favorevoli allo sviluppo economico e sociale improntate al principio di solidarietà che sempre deve essere presente in una società civile degna di tale nome.
La frase da me scelta e riportata in oggetto è in linea con la nostra azione poiché sono le comunità ed i territori che esprimono le problematiche per le quali è necessario trovare soluzioni, soluzioni che non possono essere studiate a tavolino da burocrati ma che devono recepire le istanze provenienti dalla società civile, da noi tenuta nella massima considerazione in quanto portatrice delle energie indispensabili per il successo dei nostri obiettivi ed azioni.
Il Presidente ha inoltre sobriamente rimarcato l’opportunità di non alimentare tensioni ed intolleranza in tutti i contesti sociali, nel rispetto dei principi che sono alla base di una civile convivenza, ed in questo frangente ha espresso un pensiero di non approvazione per il mancato confronto del governo con le parti sociali in relazione alla manovra di bilancio, pur sempre con la massima gentilezza e rispetto.
In tre minuti le parole del Presidente sono state in grado di compattare il senso di una Nazione unita che sente il dovere di servire la Patria, orgogliosa di essere italiana ed appartenente ad una comunità internazionale, commuovendo chi ha ancora il senso del diritto ed il rispetto delle istituzioni.
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