Giu 26, 2025 | Battaglie | 0 commenti

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“L’ITALIA DELLE STRAGI CONTINUE SUL LAVORO”

Ancora due morti sul lavoro in Lombardia ed uno in Campania, in un conteggio che continua a salire in modo inesorabile. Ancora tre morti, di cui due in attività in una cava. Ciò solleva interrogativi ineludibili sull’attuale sicurezza nei luoghi in cui si svolge la propria attività lavorativa di ogni giorno.

 

I TRAGICI EVENTI

 

È deceduto l’operaio di 54 anni schiacciato da una lastra di marmo mentre era al lavoro in una cava a Botticino, nel Bresciano. Dopo le operazioni di soccorso del 118 e dei vigili del fuoco, è stato trasportato in codice rosso con elisoccorso agli Ospedali Civili di Brescia dove è successivamente deceduto nel reparto di rianimazione. Sul posto personale della Stazione di Botticino, polizia mineraria e A.T.S. di Brescia, che ha informato la Procura che ha disposto il sequestro della cava.

Un uomo di 57 anni è morto dopo essere rimasto schiacciato da grosso pezzo di pietra all’interno di una cava in provincia di Como. L’incidente sul lavoro è successo poco dopo le 11 in località Fornace a Faloppio. L’operaio è stato estratto dai colleghi e poi soccorso dal personale del 118. I medici hanno solo potuto constatare il decesso. Presenti anche i vigili del fuoco, gli ispettori dell’Ats Insubria e i carabinieri.

A Poggiomarino, in provincia di Napoli, un operaio 55enne originario di Sarno, nel Salernitano, ha perso la vita dopo essere precipitato da un’altezza di circa tre metri. L’uomo è morto sul colpo e per lui non c’è stato nulla da fare.

L’incidente è avvenuto in via Arcivescovo D’Ambrosio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione locale, che hanno immediatamente avviato i rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto.

La vittima era impegnata in operazioni di scarico di materiale per conto di una ditta attiva nel settore del trasporto merci su strada, quando è avvenuta la caduta fatale. Presenti anche gli ispettori del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma, che hanno avviato ulteriori accertamenti per verificare il rispetto delle norme di sicurezza sul luogo di lavoro.

 

 

LA POSIZIONE DI CIVICRAZIA

 

Il tema delle morti sul lavoro è drammaticamente attuale in Italia, e affrontarlo richiede un approccio integrato che combini prevenzione, formazione, controlli e cultura della sicurezza. Ecco alcune soluzioni concrete da anni sostenute :

1. Formazione continua e mirata: molti incidenti derivano da scarsa consapevolezza dei rischi. È fondamentale investire in corsi pratici e aggiornati per lavoratori e datori di lavoro

2. Aumento dei controlli e delle sanzioni: oltre il 70% delle aziende controllate presenta irregolarità. Rafforzare gli ispettorati del lavoro e applicare sanzioni efficaci può fare la differenza.

3. Tecnologie di prevenzione: l’uso di dispositivi intelligenti (come sensori di caduta o DPI connessi) e sistemi di videosorveglianza con intelligenza artificiale può ridurre drasticamente i rischi.

4. Coinvolgimento dei lavoratori: strumenti come questionari, bacheche per segnalazioni e report di sicurezza aiutano a creare un ambiente partecipativo e più sicuro.

5. Limitazioni al subappalto e rispetto dei contratti collettivi: per evitare il dumping contrattuale e garantire condizioni di lavoro dignitose è essenziale che le gare pubbliche includano clausole di tutela.

6. Supporto alle famiglie delle vittime e destinazione di fondi a tale battaglia: sono ancora irrisorie le somme destinate ai familiari delle vittime e la vera prevenzione resta la priorità.

Ora agire!!!!!!!

Fabio Riccio.

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