Set 13, 2016 | Notizie | 0 commenti

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LE MANOVRE REFERENDARIE

Le manovre referendarie

 

Il referendum di novembre (data probabile per lo svolgimento di quello confermativo costituzionale) agita non poco la vita di certa politica che tanta della propria credibilità ha speso e sta spendendo nella conferma della riforma costituzionale da questa (e da chi altro?) tanto voluta.

Dunque per incentivare gli Italiani al matrimonio e farli votare SI, essa sembrerebbe pronta -poiché vi è stato chi ha accostato l’operato -ritenuto positivo- dell’attuale maggioranza e l’investitura per il SI referendario- a mettere sul piatto una serie di proposte (per ora solo annunciate come prossime nella legge di stabilità, che però prima dovrà essere approvata anche da Bruxelles) in grado di fare presa favorevolmente sull’opinione pubblica quali l’innalzamento delle pensioni più basse, sostegno alle famiglie, flat tax per le piccole imprese, sgravio contributivo dei piccoli professionisti non iscritti a Ordini, rinnovo contratti del pubblico impiego per il quale le risorse oggi sarebbero molto superiori a quelle di poco tempo fa, sterilizzazione aumento dell’iva previsto per gennaio, altro.   La copertura di tutto questo?

Si sa le risposte sono ricorrenti e potrebbero venire dalla nota lotta all’evasione fiscale, forse da un nuovo “ritorno di capitali dall’estero”, spending review, risparmio su interessi, e altro ancora, ma -dicono- viene esclusa una nuova manovra fiscale.      

In tutto questo il pil che fatica a crescere potrebbe creare non pochi imbarazzi per un gettito fiscale che non rispetta le attese. Inoltre si gioca anche la partita della ricostruzione nel dopo terremoto, sulla cui flessibilità degli oneri da questo derivanti l’Europa non è proprio convinta nella lunga durata, volendola relegare al breve termine, cosa probabilmente non sostenibile per impegno di spesa da parte dell’Italia.

Gli Italiani modificheranno la Costituzionale incentivati anche da queste generose offerte? A novembre la risposta

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