Viene ferito da quattro ragazzini nel centro storico di Napoli, poco distante da Palazzo Sansevero, poco dopo la mezzanotte, colpito al viso con una cassetta della frutta, rischiando di perdere addirittura un occhio. E’ Francesco Minisci, ex consigliere comunale, ad essere stato vittima dell’ennesima aggressione da parte di famigerate baby gang. A Napoli non si arresta la violenza della microdelinquenza, di minori che agiscono impunemente, senza avere alcun rispetto della vita umana, della propria e di quella altrui. Ragazzi cresciuti in strada, in spazi e territori dove vige il disprezzo delle regole, la non consapevolezza del diritto, dove lo Stato è assente o paradossalmente presente con le sue inefficienze, disfunzioni, irregolarità, abbandoni, ingiustizie e purtroppo corruzioni. e dove la famiglia e la scuola restano impotenti. Del resto, perché meravigliarsi? Minisci, in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino di Napoil, dice che “è inutile essere arrabbiati, non sono consapevoli. Punire serve a poco, bisogna integrare e garantire a tutti istruzione e integrazione”.
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