Ancora la scuola sotto i riflettori. Questa volta tocca al fenomeno della dispersione scolastica. Qual è lo studente a rischio?Secondo il nuovo dossier dell’Ufficio Statistica del Ministero dell’Istruzione si tratta per lo più di alunni maschi, con una o più bocciature, meridionali e stranieri anche nati in Italia. La scuola italiana perde ogni anno 135mila studenti delle scuole medie e superiori. Il ministro Fedeli ha dichiarato che nel nostro Paese il fenomeno è in calo. Tuttavia “restano forti divari sociali e territoriali rispetto ai quali serve un’azione importante che parta dal Miur, ma che coinvolga tutti gli attori in campo: le famiglie, il terzo settore, i centri sportivi, l’associazionismo, le istituzioni locali”. Perchè, comunque, la dispersione scolastica è un fenomeno che va contrastato con azioni energiche, con forza “perchè dove è alta vuol dire che non sono garantite a sufficienza le pari opportunità”.
Il livello del sistema scuola misura il livello di crescita, di sviluppo e di progresso di un paese. I dati diffusi anche dalla Fondazione Agnelli, in collaborazione con lo United Nations System Staff Collegge, l’Università di Torino e l’Alleanza italiana per lo Sviluppo sostenibile sembrano confermarlo, mettendo in evidenza il disequilibrio regionale in merito al problema. Veneto e Umbria risultano le regioni più virtuose, mentre le regioni meridionali e le isole soffrono ancora, soprattutto la Sicilia, al 23,5 nel 2016.
Vogliamo mettere in evidenza l’esperienza significativa e civicratica dell’istituto comprensivo Sperone-Pertini di Palermo, che qualche anno fa faceva registrare il tasso più alto di dispersione scolastica con l’abbandono di uno studente su quattro. Nell’ultimo biennio il risultato è stato quello di un recupero significativo con 2 abbandoni su 100, merito di un lavoro incessante e continuo. “Ormai – afferma la Dirigente scolastica, Antonella Di Bartoli – c’è un’alleanza forte con il quartiere e abbiamo messo in campo tante attività per aiutare i ragazzi più in difficoltà. Non solo nelle ore didattiche, ma anche nelle ore pomeridiane, puntando sugli scacchi, sulla musica e lo sport”.
DIRITTO DI DIFESA E TUTELA DELLE VITTIME DEI REATI “VIOLENTI”
Non è vero che le vittime di reati “ violenti “ hanno sempre diritto al patrocinio a spese dello Stato. COSA PREVEDE LA LEGGE L’art. 76 comma 4 ter del DPR 30 maggio 2002 n. 115 , modificato dalla legge n. 38 del 2009, prevede che le persone offese dei reati...
0 commenti