Nov 8, 2017 | Notizie | 0 commenti

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LA PETIZIONE DI SAVE THE CHILDREN ITALIA ONLUS PER UNA SCUOLA SICURA

Sono ormai trascorsi quindici anni dal crollo della scuola di San Giuliano di Puglia, in cui persero la vita 27 bambini e un’insegnante, e sono, purtroppo, ancora quattro milioni e mezzo circa gli studenti italiani che vivono in aree ad alta o medio-alta pericolosità sismica. E’ questo l’allarme lanciato da Save the children Italia Onlus, la più grande organizzazione internazionale indipendente che opera in 120 paesi per migliorare le condizioni dei bambini, ad un anno di distanza dalla forte scossa di terremoto che ha interessato il centro Italia ed, in particolare, i paesi di Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera e Norcia. 

Il rapporto di Save the children denuncia il fatto che 76 province italiane su 110 presentano criticità a livello sismico su tutto o su gran parte del proprio territorio; ben 29 province con un altissimo numero di studenti (dai 50mila ai 500mila) estendono il loro territorio in zone ad elevata pericolosità sismica. Quella di Roma risulta essere la provincia con più densità di alunni che frequentano la scuola dell’obbligo (450mila). La denuncia riguarda la mancata informazione sullo stato degli edifici scolastici, la mancata verifica di vulnerabilità sismica per molte scuole e il mancato aggiornamento o completezza dei dati dell’Anagrafe dell’edilizia scolastica. Dunque, emerge una situazione di mancata previsione e assenza di monitoraggi, al fine della presa di contromisure necessarie per prevenire nuovi casi del genere, e, dunque,evitare  nuove morti innocenti.
Tre sono le richieste ritenute prioritarie per arginare il fenomeno: scuole antisismiche per tutti, cominciando naturalmente dalle aree a maggiore rischio;verifica degli edifici per mappare i pericoli per ogni singolo istituto; l’attivazione di percorsi di formazione e autoprotezione obbligatori per  gestire l’emergenza nelle scuole.
Save the children lancia una petizione. “Andare a scuola è un diritto e un obbligo ed è fondamentale che ogni bambino sia al sicuro in un luogo dove trascorre gran parte della giornata, così come è importante che sappia cosa fare in caso di emergenza. La sicurezza dei bambini è un bene primario e per questo con la petizione chiediamo che vengano nominati dei commissari nel caso di enti inadempienti”: sono le parole di Raffaela Milano, direttrice dei programmi Italia-Europa di Save the children. Il problema riguarda tutti. Per agire coscientemente non bisogna attendere che il problema entri nella propria casa. L’intero Paese è la nostra casa. Anche il mondo. Ed è allora civicratico firmare la petizione di Save the children.

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