La nuova schiavitù
Schiavitù: condizione dell’individuo completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio di un altro individuo riconosciuto come suo proprietario implicante la privazione di ogni diritto umano.
Articolo 25 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo
Ogni individuo ha diritto ad un tenor e di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, in validità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.
Sono ormai otto anni da quando, nel 2008, è scoppiata una crisi economica, a livello globale, che ha messo in discussione un bagaglio di certezze che sembravano ormai acquisite per sempre: salute, istruzione, lavoro.
Ma che cosa ha portato a questa situazione?
Mancano le materie prime? Sembra di no!
Mancano le fonti di energia? Sembra di no!
Mancano le capacità produttive? Sembra di no!
E allora che cosa manca?
Mancano dei bit o gli equivalenti pezzi di carta stampata che, entrambi, vengono usati come denaro e che permettono lo scambio di beni e di servizi tra i cittadini.
Fatto sta che a produrre e gestire il denaro non sono i cittadini o gli stati che sono l’insiemde organizzato di cittadini che operano per obiettivi comuni ma sono prodotti e gestiti da società private (che a volte prendono il nome di Banche Nazionali) che hanno come obiettivo non il bene comune ma la realizzazione di un profitto.
Così, chi produce e gestisce il denaro, crea una situazione che di fatto limita o addirittura priva dei diritti fondamentali dell’uomo grandi quote della popolazione costringendole ad una nuova schiavitù-
Unione Civicratica opera per la dignità e la svovranità di tutti i cittadini.
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