Finalmente ci siamo!
Venerdì 9 novembre 2018 rimarrà una data storica per la nascita della Macroregione Mediterranea. Ospitati nello storico palazzo Serra di Cassano, presso l’Istituto Italiano di Studi Filosofici, si sono riuniti gli oltre 120 membri effettivi dell’Assemblea della Macroregione Mediterranea a rappresentare un nuovo modello di Governance (Governo partecipativo) trasparente secondo il merito e l’impegno.
Coadiuvati dall’esperienza di Civicrazia, maturata in anni di dure battaglie per far sentire in tutta Europa la voce dei cittadini nuovamente protagonisti, gli organizzatori e promotori della Macroregione Mediterranea, capitanati dall’instancabile Paolo Pantani, hanno dato il meglio di sé, riuscendo in un’impresa che si trascinava ormai da lunghissimi anni.
In effetti, da quando nel 2007 il Trattato di Lisbona ha assunto, accanto ai profili sociale ed economico, la dimensione territoriale, si sono avviati Incontri, Convegni, Forum con il varo e la ricerca dell’Autorità pubblica procedente. Da queste numerose ed in alcuni casi veramente importanti eventi (Dichiarazione di Palermo del 2010) però non si era ancora addivenuti ad alcuna conclusione utile al raggiungimento dell’obiettivo.
Le cause che hanno frenato in questi anni l’avvento della nuova istituzione, sono sempre le stesse: sistemi imperanti di deleghe manipolative spesso in mano a oligarchie e lobbies finanziarie; spartizioni e commercio di poltrone istituzionali e accordi su politici o burocrati impresentabili.
Questa volta, invece, è stato dato l’onere e allo stesso tempo l’onore di procedere a far nascere ed istituire la Macroregione Mediterranea, quale Autorità pubblica procedente, al Difensore Civico campano, l’Avv. Giuseppe Fortunato.
Finalmente, si garantirà l’ingresso necessario, aperto, imparziale e trasparente della società civile nel processo di sviluppo del progetto europeo. Finalmente, saranno rese pubbliche e visibili le regole della meritocrazia che apriranno uno spazio concreto nelle istituzioni all’improcrastinabile e necessario cambiamento di metodo, affinché ciascun cittadino possa partecipare alle decisioni e alle cariche istituzionali senza passare per liste elettorali, partiti o lobbies, ma unicamente facendo valere il proprio merito, la propria voglia di agire per il bene dell’intera società.
L’Assemblea del 9 novembre ha visto salire sul tavolo dei conferenzieri la cantante tunisina M’Barka Ben Taleb, madrina dell’evento, la quale ha sottolineato l’importanza del fatto che tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo possano riscoprire la volontà di collaborazione e fratellanza che storicamente ha reso questo mare la culla della cultura europea. Il Console generale della Spagna ha portato i suoi auguri affinché l’opera possa trovare le sue giuste conclusioni, mentre l’on. Andrea Cozzolino, portavoce del Parlamento Europeo per la Riforma dei Fondi Strutturali, ha rilasciato un video messaggio lodando l’iniziativa. Poi si sono susseguiti gli interventi programmati divisi per tematiche: “Il Mediterraneo e la cooperazione delle Macroaree con i Paesi rivieraschi”; “La Macroregione Mediterranea occasione di sviluppo”; “Le tematiche primarie comuni dell’area mediterranea – Infrastrutture e Territorio”; “Formazione, Ambiente e Salute nell’Area del Mediterraneo – Le emergenze infettive”; “Gli aspetti istituzionali e la società civile”.
Una nutrita serie di interventi che hanno arricchito ed accompagnato egregiamente la proposta istitutiva che ha poi portato alla presentazione della mozione istitutiva della Macroregione Mediterranea votata infine all’unanimità. In quest’ultima era contenuta la richiesta di procedere all’istituzione della stessa all’Avv. Giuseppe Fortunato che ha accettato di buon grado il mandato.
Per il giorno 12 novembre 2018 è attesa la promulgazione del decreto di istituzione della Macroregione Mediterranea.
Un’alba nuova sorge sulle terre lambite dal Mediterraneo, una nuova luce ridisegna le vite di popoli finora oppressi da una finta democrazia. Ora saranno i fatti a parlare e Civicrazia sarà in prima linea a vigilare affinché i cittadini possano veramente fare la differenza e raggiungere quegli obiettivi che insieme si saranno dati.
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