PROBLEMA !!!
Ogni giorno e oramai da diversi anni, leggiamo o sentiamo dai media notizie allucinanti riguardanti gravi disfunzioni del sistema sanitario nazionale pubblico. La riforma del titolo V della Costituzione, datata 8 novembre 2001, come ben sappiamo, affidò alle regioni anche la gestione della sanità pubblica. Questa riforma fu varata con l’intento di esaltare le autonomie regionali. E fin qui nulla di male!
Ma tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare.
Oramai è evidente a tutti che, a fronte di ripetute chiusure di molti ospedali, con tagli lineari degli investimenti di circa 37 miliardi di euro riguardanti l’assistenza sanitaria pubblica, il sistema sanitario sia notevolmente peggiorato, a discapito dell’articolo 32 della Costituzione, che dovrebbe garantire un accesso alle cure uguale per tutti i cittadini italiani!
BUROCRAZIA
Inoltre, vi è stato un notevole appesantimento burocratico ed amministrativo, con relativa moltiplicazione inutile dei centri di potere politico e aumento sproporzionato dei costi gestionali.
Ora, ci sembra quasi scontato dover affermare che nessuno dei governi abbia voluto prendere veramente atto di questo gravissimo sfascio del nostro sistema sanitario pubblico. Ma colpe uguali le hanno avute le guide delle organizzazioni sindacali, che avrebbero dovuto contrastare con forza questa deriva anomala!
Come sempre la storia ci insegna, quando il cittadino si limita solamente a delegare ai loro rappresentanti politici il proprio destino sociale, la democrazia si trasforma inevitabilmente in democratura (democrazia a parole, democratica nei fatti).
Perciò ci teniamo a sottolineare che la democrazia debba essere difesa quotidianamente e non una tantum, con comportamenti realisticamente attivi che possano incidere positivamente verso l’evoluzione civicratica della società.
Quindi invitiamo tutti i cittadini, i comitati e le associazioni civiche che aderiscono a Civicrazia, a potenziare fortemente i propri sforzi e le attività civicratiche in tal senso.
Occorre anche un accertamento delle responsabilità personali di chi ha amministrato e malgestito la sanità pubblica negli ultimi anni.
Stefano Fabroni
Presidente Comitato Salute e Ambiente Asl Rm5
0 commenti