Nov 20, 2024 | Video - Interviste | 0 commenti

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Intervista a Rosaria Salamone Cyberbullismo e Bullismo

1) Civicrazia da sempre svolge la sua battaglia contro il bullismo e cyberbullismo. Qual è l’attuale situazione in Italia e quali sono le problematiche che Civicrazia vuole risolvere?

Civicrazia è da tempo in prima linea nella lotta contro il bullismo e il cyberbullismo, due fenomeni purtroppo sempre più diffusi nella nostra società, con ripercussioni pesanti sulla vita di molti giovani.
L’attuale situazione in Italia è caratterizzata da un aumento dei casi segnalati, sia nelle scuole che online. I social media e le nuove tecnologie, se non usati correttamente, amplificano e prolungano nel tempo le dinamiche di prevaricazione e violenza psicologica.

Le problematiche che Civicrazia vuole risolvere sono molteplici e complesse. Innazitutto intende mettere in atto una campagna di prevenzione attraverso la sensibilizzazione degli adulti (insegnanti, genitori, educatori) e i giovani sui rischi del bullismo e del cyberbullismo, fornendo loro gli strumenti per riconoscere i segnali di allarme e intervenire in modo efficace. Civicrazia dispone di reti di supporto per le vittime, offrendo loro ascolto, sostegno psicologico e assistenza legale. Mette in atto la promozione di una cultura del rispetto e dell’inclusione, che contrasti ogni forma di discriminazione e violenza. Infine, costruisce una rete di collaborazione tra istituzioni, scuole, famiglie e associazioni, per affrontare il problema in modo coordinato e sistematico, ma soprattutto promuove una cultura della partecipazione dei giovani. Quest’ultimi non più bersaglio di punizione ma soggetti attivi e collaborativi per una vita consapevole e desiderata.

 

2) Quali sono le peculiarità della situazione italiana rispetto al panorama europeo, estero e internazionale?

Le peculiarità del cyberbullismo e bullismo in Italia rispetto al contesto internazionale sono molteplici e riflettono un mix di fattori culturali, sociali e tecnologici specifici del nostro Paese. Sebbene non esistano dati completamente omogenei a livello internazionale, diverse ricerche indicano che il tasso di diffusione del bullismo e del cyberbullismo in Italia è in linea con la media europea. Tuttavia, le modalità e le dinamiche possono variare da Paese a Paese. In Italia, la famiglia riveste un ruolo centrale nella vita dei giovani e spesso funge da primo punto di riferimento per le vittime. Tuttavia, a volte, può essere anche un elemento di complicazione nel processo di denuncia e di sostegno. Il sistema scolastico italiano ha adottato diverse misure per contrastare il bullismo e il cyberbullismo, ma la loro efficacia varia a seconda delle scuole e delle regioni. La cultura italiana, con le sue forti tradizioni e i suoi valori, può influenzare le dinamiche del bullismo e del cyberbullismo. Ad esempio, il concetto di “onore” e la paura della vergogna possono scoraggiare le vittime dal denunciare gli episodi. La legislazione italiana in materia di bullismo e cyberbullismo è in costante evoluzione, ma presenta ancora alcune lacune.

Quali sono le principali differenze rispetto ad altri Paesi? In Italia, come in molti altri Paesi occidentali, i social media sono i principali strumenti utilizzati per il cyberbullismo. Tuttavia, la scelta delle piattaforme e le modalità di interazione possono variare. In alcuni Paesi, le scuole hanno un ruolo più attivo e strutturato nella prevenzione e nel contrasto del bullismo, con programmi specifici e figure dedicate. La collaborazione tra scuola, famiglia, forze dell’ordine e servizi sociali è fondamentale per affrontare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. In Italia, questa collaborazione è in costante miglioramento, ma ci sono ancora margini di crescita. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema del bullismo e del cyberbullismo è fondamentale per promuovere una cultura del rispetto, dell’inclusione e della partecipazione. In Italia, sono state realizzate diverse campagne di sensibilizzazione, ma è necessario continuare a investire molto più e meglio in questo settore.

In conclusione, il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo in Italia presenta caratteristiche sia comuni che specifiche rispetto al contesto internazionale. Per affrontare efficacemente questo problema, è necessario un impegno costante da parte di tutte le istituzioni coinvolte, con l’obiettivo di creare un ambiente sicuro, inclusivo e partecipativo per tutti i giovani.

 

3) Quali sono le principali proposte di Civicrazia in questa battaglia?

Civicrazia ha avanzato diverse proposte concrete per affrontare questa problematica. Ecco alcune delle principali.
Innanzitutto prevenzione attraverso l’educazione. Civicrazia sottolinea l’importanza di educare fin dalla tenera età al rispetto, alla tolleranza e all’empatia. Propone programmi di formazione nelle scuole, rivolti sia agli studenti che agli insegnanti, per riconoscere i segnali di allarme, prevenire il bullismo e promuovere un clima scolastico sano. È fondamentale garantire alle vittime un ascolto attento e un supporto psicologico adeguato. Civicrazia sostiene la creazione di sportelli di ascolto nelle scuole e nelle comunità, dove i ragazzi possano rivolgersi in modo confidenziale. Considerato che i genitori hanno un ruolo cruciale nella prevenzione e nel contrasto del bullismo, Civicrazia promuove iniziative di sensibilizzazione rivolte alle famiglie, per aiutarle a riconoscere i segnali di allarme e a sostenere i propri figli. Secondo Civicrazia è necessario un lavoro sinergico tra scuola, famiglia, forze dell’ordine e istituzioni locali per affrontare in modo efficace il fenomeno del bullismo. Civicrazia promuove la creazione di reti di collaborazione, dove condividere buone pratiche e coordinare le azioni. Civicrazia sostiene l’importanza di una legislazione adeguata e aggiornata per contrastare il bullismo e il cyberbullismo. Propone l’introduzione di nuove norme penali e l’aggravamento delle pene esistenti per chi compie atti di bullismo o cyberbullismo. Civicrazia promuove l’utilizzo di piattaforme online e app per segnalare gli episodi di bullismo e per fornire supporto alle vittime.

 

4) Quali sono le iniziative sinergiche in atto per questa battaglia? chi coinvolgono?

Iniziative sinergiche contro il bullismo e il cyberbullismo sono quelle che vedono la collaborazione scuola-famiglia. Molte scuole hanno adottato protocolli specifici per affrontare casi di bullismo e cyberbullismo, coinvolgendo insegnanti, psicologi scolastici, genitori e, se necessario, le forze dell’ordine. Altra azione sinergica è il coinvolgimento degli studenti. Gli studenti vengono formati come “tutor” per sensibilizzare i compagni sui rischi del bullismo e promuovere un clima di rispetto. Vengono realizzati progetti didattici per favorire la riflessione e la discussione sul tema, attraverso attività di gruppo e dibattiti. La Polizia di Stato, i Carabinieri e la Polizia Postale svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella repressione dei reati connessi al bullismo e al cyberbullismo. Numerose associazioni che aderiscono a Civicrazia si occupano della prevenzione e del contrasto al bullismo, organizzando campagne di sensibilizzazione, offrendo supporto alle vittime e collaborando con le scuole e le istituzioni.

Chi sono i principali attori coinvolti? Sono le scuole, esse sono il primo luogo in cui si manifestano spesso i casi di bullismo e cyberbullismo, e quindi svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno. Le famiglie, in quanto i genitori hanno un ruolo chiave nel sostenere i propri figli e nel collaborare con la scuola. Gli studenti ovvero i giovani sono i veri soggetti che Civicrazia vuole maggiormente coinvolgere. Essi sono sia potenziali vittime che autori di atti di bullismo, e quindi devono essere coinvolti attivamente nelle iniziative di prevenzione. Gli insegnanti, hanno un ruolo fondamentale nella creazione di un clima scolastico positivo e inclusivo cosi come gli psicologi scolastici, in quanto offrono supporto psicologico alle vittime e ai loro compagni. Infine, le Forze dell’ordine, intervengono in caso di reati e collaborano con le scuole per prevenire il bullismo. Per ultimo ma non per importanza, anche le Istituzioni. Regioni, comuni e ministeri devono promuovere incisive politiche e progetti mirati specifici per contrastare il bullismo e il cyberbullismo.

 

5) In che senso tale battaglia contro bullismo e cuberbullismo s’inquadra nella Grande Battaglia per il passaggio da un sistema in cui dominano apparati oligarchici e clientelari sino ad arrivare alla democrazia partecipata e meritocratica?

Il passaggio da un sistema clientelare ad uno democratico partecipato e meritocratico è un processo che richiede un cambiamento culturale profondo e l’azione congiunta di diverse leve. A tal fine è fondamentale rendere più trasparente ed efficiente la pubblica amministrazione, combattendo la corruzione e promuovendo la meritocrazia nei concorsi, nelle assunzioni, nelle scuole. Bisogna promuovere la partecipazione dei Cittadini alla vita politica, attraverso strumenti come i referendum, i bilanci partecipativi e i consigli di quartiere.

A livello educativo, è urgente un’educazione civica e digitale. Pertanto, bisogna inserire l’educazione civica e digitale nei programmi scolastici fin dalla primaria, per far crescere Cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Promuovere il pensiero critico, incoraggiando i giovani a sviluppare un pensiero esaminatore, a informarsi in modo autonomo e a non accettare passivamente le informazioni. Premi e riconoscimenti per gli studenti meritevoli possono aiutare a creare un ambiente in cui il talento e lo sforzo sono valorizzati. Dunque meno frustrazione da sfogare dietro gli schermi.

Bisogna spiegare ai giovani che il successo si ottiene attraverso lo studio, il lavoro e l’impegno, e non grazie a favori o raccomandazioni. Bisogna poi rispettare tali promesse. Promuovere l’uguaglianza delle opportunità è un altro aspetto che va sostanzialmente applicato. . Far capire ai giovani che tutti hanno le stesse possibilità di successo, a prescindere dalla famiglia di provenienza o dalle conoscenze. Occorre sostenere la partecipazione attiva, incoraggiando i giovani a partecipare alla vita della comunità, a fare volontariato, a impegnarsi in progetti sociali, ad accedere a funzioni pubbliche. Infine, presentare ai giovani figure di riferimento che hanno raggiunto il successo grazie al proprio talento e al proprio impegno.

È importante sottolineare che il cambiamento richiede la collaborazione di istituzioni, scuole, famiglie e Cittadini e che lavorando insieme potremo costruire una società più giusta e meritocratica.

Rosaria Salamone, Avvocato

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