5 GIUGNO: GIORNATA MONDIALE DELL’AMBIENTE
Il 5 giugno si è celebrata la Giornata dell’ambiente.
È stata focalizzata quest’anno sull’inquinamento da plastica.
Nelle Battaglie che conduce Civicrazia questo è un tema trattato ampiamente per sensibilizzare istituzioni e cittadini sull’importanza di ridurre l’uso della plastica monouso per i noti effetti sulla salute e l’impatto sulla biodiversità.
Occorre una presa di posizione globale e strutturale, già nelle more dell’implementation del Primo e del Secondo Pilastro della Macroregione Mediterranea con le drastiche e necessarie azioni occorrenti.
La plastica ha una presenza ubiquitaria: nei mari, nei fiumi, all’interno degli organismi viventi.
Mammiferi marini e uccelli muoiono per l’ingestione della plastica. Le reti dei pescatori diventano trappole.
EFFETTI SULLA SALUTE
Uno studio pubblicato sulla rivista Environment International e condotto dai ricercatori dell’Università delle Hawaii a Manoa e del Kapiolani Medical Center for Women & Children ha evidenziato che le microplastiche si annidano ovunque nell’ambiente e persino nel nostro corpo, placenta compresa.
Altri studi hanno evidenziato che l’ingestione di microplastiche attraverso il cibo contaminato può provocare infiammazioni e stress ossidativo, fattori che possono contribuire allo sviluppo di malattie croniche, inclusi i tumori.
IL MEDITERRANEO TRA LE AREE PIU’ COLPITE
Il Mediterraneo è tra le aree marine più colpite dall’inquinamento da plastica. Ogni anno nel Mediterraneo 230,000 tonnellate di rifiuti vengono scaricati da fonti terrestri.
I dati dati UNEP indicano che solo il 10% dei rifiuti plastici viene riciclato, il resto viene disperso nell’ambiente.
La degradazione della plastica produce microplastiche che si accumulano fino a 64 milioni per chilometro quadrato. Pesci, tartarughe e altri organismi marini ingeriscono queste particelle, entrando così nella nostra catena alimentare, incidendo anche sulla biodiversità.
Il riciclo non basta, dobbiamo subito ridurre, come richiedono il Primo e Secondo Pilastro, in modo considerevole l’uso della plastica monouso, per evitare ulteriori perdite economiche, danni all’ambiente, alla salute dell’uomo e di tutti gli esseri viventi.
OCCORRONO COMPORTAMENTI VIRTUOSI
Bisogna ridurre la produzione, evitare di usare prodotti usa e getta, separare i rifiuti per un riciclo efficiente, prevenire le dispersioni nell’ambiente, dare la preferenza a contenitori e oggetti soprattutto in vetro.
Occorrono politiche chiare, come quelle del Primo e Secondo Pilastro, che stimolano e premiano tali comportamenti virtuosi.
Annunziata Patrizia Difonte-Medico
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