In Italia bassi costi e scavi devastanti
In Italia si scava troppo e con impatti ambientalu devastanti. Quasi 5000 le cave attive e circa 14mila quelle abbandonate. Il motivo? Canoni di concessione irrisori rispetto ad un fatturato da 3 miliardi di euro l’anno. In alcune regioni, quali ad esempio la Valle D’Aosta, la Basilicata e la Sardegna, si estrae addirittura gratis. Eppure tantissima resta la carenza di lavoro. La parola d’ordine è riciclo. Tutto ciò emerge dal ‘Rapporto Cave’ di Legambiente, che monitora le attività estrattive. L’intento è ridurre il prelievo di materiale e l’impatto delle cave sul paesaggio, dando nuova vita a quelle dismesse ed imboccando la strada del riciclo degli aggregati, come attuato in molti Paesi europei ed in alcuni territori italiani. Una situazione del genere non è pensabile! Bisogna adeguare i canoni di concessione agli standard europei salvaguardando così l’ambiente, risorsa per l’umanità, ed il lavoro. Noi di Unione Civicratica non staremo a guardare.
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