Feb 22, 2019 | Notizie | 0 commenti

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Il Riscatto del Sud nella Macroregione Mediterranea

Nel 2015 viene presentata alla opportuna commissione del parlamento europeo, la petizione 748/2015.

Il dr Giancarlo Chiari ne fu il principale estensore.

Eroico meridionalista, dopo un lungo percorso di approfondimento storico sulle  vicende reali dell’unificazione italiana post guerre risorgimentali, espose nella parte iniziale, in maniera chiara ed inconfutabile, una verità storica molto scomoda, e sottaciuta fino ai giorni nostri.

Gli oltre 10000 cittadini del sud Italia  che avevano firmato la petizione,  chiedevano il riconoscimento dei “fatti” per come realmente accaduti ed un risarcimento stabile delle risorse economiche, artatmente sottratte, ad un terzo della popolazione Italiana in questi quasi 160 anni di Unità Nazionale.

La petizione venne dichiarata ammissibile dal Parlamento Europeo in un giorno non casuale: il 17 marzo 2016 , 155esimo anniversario dell’Unita d’Italia.

Il risultato operativo delle richieste in essa inserite dal dr. Chiari, sono i seguenti ed importantissimi:

la legge dello stato Italiano 18/2017 che riconosce il trasferimento dei contributi ordinari dalle Amministrazioni centrali agli Enti Locali del mMezzogiorno in base all’effettiva popolazione residente;

l’obbligo di “riscrivere” nei programmi scolastici di Storia, finalità e modalità reali della guerra che i Savoia intrapresero contro il pacifico Regno delle due Sicilie, la feroce quanto gratuitamente criminale repressione di quella che dopo l’invasione fu una vera e propria “resistenza e guerra civile” e non atti scomposti e occasionali di brutali ruberie, che per 150 anni di “propaganda” abbiamo subito sotto la voce di “brigantaggio”.

La petizione andrebbe letta da tutti noi cittadini meridionali e civicratici così da vere ben chiaro, tra l’altro, come nel 1861 la prima regione d’Italia per produzione industriale (quello che oggi potremmo chiamare PIL???) fosse la Campania e la sesta la Sicilia.

E che, nonostante dopo l’invasione il regno fosse stato depredato di ogni ricchezza “contante”, delle riserve auree, e dei complessi industriali che ci ponevano all’avanguardia tra le nazioni europee, nel 1891 la Campania era ancora terza nella classifica.

Alla luce della Legge 18/2017 e della redistribuzione di ricchezze ed investimenti pubblici, che da essa, e dalla sua revisione ad opera del Ministro Lezzi, ne discenderà a breve, non possiamo non interrogarci sul senso ultimo di questa spinta verso il regionalismo differenziato.

Siamo stati per più di un secolo colonia del “piemontese”, ed ancora oggi per il futuro il nord leghista pensa di persevare nell’espropriazione delle opportunità di sviluppo globale, che consentirebbero invece a chiunque una vità serena e confortevole per molte generazioni.

A noi tocca perciò, anocra una volta, non solo la difesa delle nostre risorse ma anche la progettazione di un modello innovativo di sviluppo e di coesione tra popoli diversi che pur condividono origini, costumi, culture e terre da abitare.

Alle persone come Giancarlo Chiari, entusiastico promotore di tutte le iniziative che stanno dando concretezza ad un progetto  che ancora molti detrattori bollano come utopico, compete la responsabilità di portare a compimento la Macroregione Mediterranea ed ogni sua funzione accessoria funzionale alla riconquista della Sovranità da parte dei popoli.

 

I CITTADINI VOGLIONO SUBITO IL DIFENSORE CIVICO NAZIONALE!!!

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