Gli eventi delle ultime ore hanno evidenziato i diversi comportamenti delle nostre istituzioni in situazioni diverse ma entrambi espressione dei nostri tempi: l’arresto di un latitante terrorista che si è beffato di tutti gli italiani con la complicità di alcuni che ancora oggi ne giustificano le azioni criminose, contrapposto alla morte di un giovane con valori ed ideali condivisibili e portatore di entusiasmo e positività.
Le cariche dello Stato, ad eccezione del nostro Presidente Sergio Mattarella e del Ministro per i rapporti con il Parlamento Fraccaro, non hanno ritenuto opportuno accogliere la salma di Antonio Megalizzi all’aeroporto di Ciampino al rientro da Strasburgo ma sono state presenti all’arrivo in Italia del latitante Battisti per una improvvisata conferenza stampa.
Senza esprimere alcun giudizio si osserva la voglia di apparire in circostanze pubbliche per attribuirsi meriti, utilizzando i media per ostentare, ed è palese la difformità di comportamenti ma anche di situazioni.
Il Presidente Mattarella ha onorato l’arrivo della giovane vittima del terrorismo, che coltivava il sogno di realizzare i nobili ideali ispiratori della nascita della Unione Europea, ed aveva profuso il proprio impegno per spiegarli in maniera comprensibile ai cittadini tramite l’ utilizzo dei mezzi di comunicazione (radio, network, etc.).
Il nostro Presidente con la sua presenza discreta ha rappresentato la propria partecipazione e vicinanza alla famiglia di Antonio.
La presenza del Ministro dell’Interno e del Ministro della Giustizia all’arrivo del terrorista Battisti in Italia al contrario ha evidenziato come i mezzi di comunicazione possano essere utilizzati in modalità forse non proprio “politicamente corretta”.
Viva il Presidente Mattarella!!!
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