Il premier e la crescita
Il Premier italiano si è presentato alla annuale riunione con confindustria con intento di rassicurare la platea spendendo una parola: crescita.
Per il premier italiano quindi il Governo sta studiando come garantire la crescita ripartendo dalla domanda interna e tutto questo dopo anni e anni di crisi.
Si dirà che lui è arrivato da poco, diremo noi, la crisi no visto che è presente da molti anni.
Gentiloni ha riferito che verranno studiate misure in grado di premiare la domanda fermando l’innalzamento delle tasse, con una particolare vicinanza elettiva alla defiscalizzazione del costo del lavoro.
I fatti si vedranno.
Inoltre il Premier ha chiarito che l’abrogazione dello strumento di flessibilità del vaucher è stato voluto dal Governo e dalla maggioranza per evitare facili strumentalizzazioni (sarebbe bastata una misura di contrasto teso a riportare lo strumento al fine originario..) e quindi ha promesso che a breve si ritornerà a parlare di flessibilità con nuovi strumenti tesi proprio a sostituire la misura eliminata.
Infine il nostro primo ministro ha speso qualche parola anche sulle misure intraprese a favore della posizione di alcune banche: in realtà quegli investimenti pubblici non devono essere letti come presi a favore di istituti creditizi ma a favore del risparmio italiano.
Auspichiamo però che le banche tornino ad un lavoro tipico, erogare attentamente prestiti e raccogliere risparmi per famiglie e imprese, cosa che negli ultimi tempi è mancata o si era ridotta sensibilmente.
La platea è rimasta ad ascoltare, con pazienza e con qualche commento: certo è che gli italiani non potranno rimanere a guardare troppo a lungo.
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