Il Difensore Civico regionale
Il difensore civico regionale è un organo (rimesso alla positiva previsione dello statuto dell’Ente territoriale), di carattere amministrativo, istituito per una funzione di garanzia dei cittadini dai possibili abusi, ritardi, negligenze e illegittimità da parte delle amministrazioni Regionali ed assicurarne il buon andamento, la correttezza e l’imparzialità.
Come detto non è un organo politico e non partecipa alle funzioni di indirizzo.
E’ generalmente eletto dal Consiglio Regionale. Non è sottoposto ad alcuna autorità (verrebbe infatti meno in tale situazione la sua funzione di garante imparziale).
Ha funzioni informative verso i cittadini e controllo sull’andamento delle pratiche amministrative delle Regioni.
Ogni Regione poi in base al proprio statuto e legislazione territoriale può attribuire una maggiore o minore invasività all’operato del singolo soggetto, nel quadro di una legislazione nazionale che nasce dalla cd bassanini bis L 127/97. Ha un potere di controllo e di segnalazione di abusi di coloro che ostacolano la sua attività di vigilanza e può chiedere chiarimenti, esaminare atti e documenti. In caso di amministrazioni inadempienti ad obblighi di legge, più addirittura nominare un commissario ad acta che si sostituisca all’amministrazione stessa.
Da tempo si chiede al legislatore l’istituzione del difensore civico nazionale: purtroppo in tal senso la legge dello Stato non ha ascoltato la voce del popolo.
Tutt’oggi il Difensore Civico Regionale rappresenta quindi un baluardo per la difesa delle istanze di legalità dei cittadini del territorio, di controllo dell’operato della PA e di tutela dei diritti e interessi di chi ogni giorno si ritrova a vivere nelle luci e ombre della burocrazia amministrativa.
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