Ago 30, 2018 | Notizie | 0 commenti

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Il Difensore Civico campano Avv. Giuseppe Fortunato è fra noi

Potere del Popolo Sovrano (non di oligarchie);

potere di ciascun Cittadino (non di apparati);

potere di ogni donna e uomo (non di nomenclature):

ora possiamo tutti insieme, Cittadini, Associazioni, Gruppi, Comitati, vincere la sfida per la Civicrazia.

Non più arbitrio con rassegnazione, ma meritocrazia con trasparenza;

non più manipolazione con servilismo, ma partecipazione con impegno;

non più favori con sudditanza, ma diritti con doveri:

il tempo è ora venuto per la necessaria svolta, per il salto improrogabile di paradigma,

per il nuovo potere pubblico al servizio del Cittadino.

Se, infatti, qualcosa è avvenuto con la mia nomina,

può ancora,

con l’impegno di tutti insieme,

svilupparsi ed essere una valanga.

Quando l’Idea si manifesta come approdo di una crisi epocale,

come soluzione all’abisso fra Cittadino e detentori di Istituzioni,

come meta sicura di un cammino;

quando la Visione illumina le menti, focalizza gli sguardi, accende i cuori;

quando appare in tutta la sua realtà che il Popolo Sovrano non è una massa informe da manipolare,

che il potere pubblico deve rispettare sempre la Giustizia, la Dignità umana, la Gioia che la Vita può dare

e che la Meritocrazia può trionfare rispetto al clientelismo;

allora finalmente la Voce degli umili e degli intellettuali, dei lavoratori e dei disoccupati, degli imprenditori e degli ambientalisti,

degli artisti e degli studenti, dei professionisti e degli artigiani,

si sente concorde e nessuno più può far finta di non capire.

E allora, chi ha creduto in Qualcosa di Giusto, di Vero e di Bello,

ma ha visto disperdersi i sogni della giovinezza,

può ora tornare a credere ancora senza nulla rinnegare, con la freschezza di chi ha atteso e con la forza dell’Amore Sincero;

chi non ha mai coltivato speranze perché nulla o nessuno lo ha mai sostenuto

e chi vuole salvare e concretizzare aneliti mai spenti

possono affratellarsi in una sfida concorde;

chi è giovane può sentire l’energia della Vita che volevano togliergli, l’energia di una grande speranza individuale e,

al tempo stesso, sociale, l’energia del ritrovarsi di una generazione destinata a ricostruire, a liberarsi da slogan, apatie, tristezza,

e ad aprire strade nuove;

chi è anziano può riscoprire il senso autentico che attraversa, nonostante tutto, le sue disillusioni,

il ristoro alle lunghissime amarezze e l’orgoglio di un cammino che finalmente dà luce, significato, ragione alla dura esistenza.

Sotto macerie e miserie sono crollate le grandi costruzioni teoriche del secolo passato, degradate a ideologie stanche,

a rituali senza anima, a parole senza vita che hanno fatto del potere pubblico un estraneo insensibile, gelido e torturatore,

non quel servitore che gli incompiuti grandi proclami avevano descritto.

Perché tu devi esserci? Che cosa c’è ora di diverso? Che cosa offre Civicrazia? Dove vogliamo arrivare?

Come diverranno i servizi pubblici?

Sono domande fondamentali e che necessitano di risposte chiare.

Devi esserci perché è la sfida dell’umanità contro la disumanità ed è in corso la sfida per condurre ogni potere

al servizio della persona umana.

E’ diverso perché prendiamo atto del fallimento di obsoleti paradigmi e costruiamo con determinazione dal basso

la partecipazione, la meritocrazia, la Giustizia.

Civicrazia offre tale Meta agognata da ciascuna donna e ciascun uomo e al cui fine è preposto ogni pubblico potere.

A tale Meta vogliamo arrivare, realizzando in concreto il modello partecipativo e meritocratico: la Civicrazia.

E allora davvero e concretamente i servizi pubblici saranno gestiti per ogni Cittadino gentilmente, efficacemente,

trasparentemente, ciascuno dalle persone più competenti del campo.

Se tu senti che in te, in ogni uomo, in ogni donna, alberga la voglia di esprimersi fino in fondo,

al tempo stesso senti l’altro come fratello e sorella, e ancora, senti di ergerti a Cittadino Protagonista,

allora procediamo tutti insieme, perché possiamo tutti noi riappropriarci dell’Amministrazione pubblica.

Pubblica non vuol dire di apparati statali o locali e/o di loro politici o funzionari; pubblica non vuol dire distante, impersonale,

gelida; pubblica non vuol dire comando, divieto, imposizione; pubblica vuol dire tua, mia, nostra, di tutti; vuol dire bene comune,

cura, attenzione; vuol dire azione solidale, sussidiaria, cooperativa, per stare tutti meglio.

Sono qui per cimentarci insieme e per cementarci insieme nell’opera comune di trasformazione che ci chiama.

La Voce di Civicrazia è anche la mia Voce di Difensore Civico; la mia Voce di Difensore Civico è anche la Voce di Civicrazia.

Così uniti ce la faremo”.

Avv. Giuseppe Fortunato

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