Feb 27, 2017 | Notizie | 0 commenti

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I NOSTRI BAMBINI

I nostri bambini

E’ di poco tempo fa una straziante notizia sulle sofferenze patite dai bambini nei territori ove si combattono guerre.

Già, non basta non sentire notiziari o non leggere giornali, quelle grida di aiuto le sentiamo lo stesso.

Un bambino era rimasto gravemente ferito agli arti inferiori a seguito di una deflagrazione: immobilizzato, aveva ancora voce per gridare il nome del padre, sperando che quello corresse in suo soccorso proprio come quel papà aveva fatto in altre occasioni, magari nel corso della notte precedente, quando quel bambino si era svegliato impaurito perché aveva avuto un incubo.  Papà, papà, aiuto.

Mai quel bambino aveva avuto un incubo nella finzione più terribile della realtà che lo aveva investito.

Siamo genitori e di certo sarà capitato a tutti noi di accorrere al grido di aiuto dei nostri figli o magari solo perché abbiamo sentito un accenno di pianto.   Siamo genitori, non possiamo rimanere indifferenti.

Papà papà aiuto, è una immagine che ci folgora, che ci strazia, è una invocazione che non vorremmo sentire.

Eppure perché riusciamo a vivere la nostra vita con leggerezza sapendo che da qualche parte nel mondo c’è qualcuno che grida proprio in quel modo per colpa di chi ha fatto dell’arroganza e del terrore l’unica arma di riscatto, un bambino che spera disperato e sofferente nell’intervento del padre (ritenuto l’unico essere in grado di proteggerlo e salvarlo) che forse nulla potrà fare perché già vittima dei combattimenti.

La prepotenza, il potere, il denaro, le guerre di arroganza sono i nuovi valori che stanno espandendosi e che calpestano qualsiasi cosa incontrino sulla strada che possa ostacolarli.

Gli uomini non riescono a capire che la guerra non può giustificare l’affermazione di valori, in quanto essa stesa è un disvalore.  L’Italia ripudia la guerra recita la nostra Carta, ritenendo quella accettabile solo come strumento di difesa. Non credo che nel mondo oggi questa sia l’interpretazione corretta che viene data alla parola guerra, perché per ogni soggetto che si difende ce ne è uno che attacca.

Papà, papà aiuto, è un grido che mi fa venire in mente una domanda: cosa avremmo fatto se quelle urla ci fossero state rivolte da nostro figlio.

Credo non basti sperare che chi gridi sia sempre il figlio di un altro.

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