Stavamo contando i giorni per uscire dalla pandemia. Il 31 marzo 2022 scadeva lo stato di emergenza dichiarato all’indomani dell’attacco del Covid 19. Ma il 24 febbraio 2022, lo scenario mondiale è cambiato con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia alle 4 di mattina, ora italiana. Quella mattina ci siamo svegliati e, con evidente incredulità, si rincorrevano notizie su quella che Putin definiva «operazione militare speciale». Da quel giorno l’opinione pubblica si è divisa. Alla costante ricerca di notizie e storie, la popolazione ha cominciato a farsi un’ idea su quello che accadeva in Ucraina e si è creata una divisione con chi sosteneva le ragioni del popolo ucraino e chi invece le motivazioni del governo russo. Tuttavia, da qualunque posizioni vogliamo guardare la realtà, poco cambia. La distruzione di paesi, città, scuola, ospedali, teatri, ponti è orribile. Per non parlare delle vittime umane dall’una e dall’altra parte. A cosa saranno serviti quei sacrifici di vite umane! La logica della guerra è poco comprensibile dinanzi alla fugacità e al valore della vita. Quindi smettiamola con le divisioni. Non parliamo di ragioni e torti. C’è solo tanto bisogno di umanità e fratellanza tra i popoli!
Di Annunziata Coppola
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