Lug 2, 2009 | Notizie | 0 commenti

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EDUCARE LA PACE

I bambini e la pace. L’importanza di educare i giovani alla pace.
Intervista a Benedetta Paravia di Angels.

Quello di pace è un concetto ambizioso. “Costruire la pace” è una missione primaria nella responsabilità civicratica.
Ne parliamo con la D.ssa Benedetta Paravia di A.N.G.E.L.S. – Associazione Nazionale Giovani Energie Latrici di Solidarietà -, attiva per la diffusione della cultura solidale e pacifista, dell’ecologia umana per il benessere socio culturale.
Civicrazia con Angels porta avanti la battaglia “Un Festival Per Costruire La Pace”.

 

D.ssa Paravia, la Pace è un termine astratto o piuttosto il risultato dell’impegno concreto di un cittadino attivo?

La Pace è una condizione privilegiata se riferita al singolo individuo, necessaria invece se riferita alla comunità o ad un popolo.

 

Educare e responsabilizzare alla pace adulti e bambini. Come Difensore Specialistico per la Pace di Civicrazia qual è il messaggio che vuole lanciare?

Credo che bisognerebbe far conoscere ai bambini le storie di altrettanti bimbi meno fortunati che vivono o hanno vissuto l’orrore della guerra – così come recita il testo della canzone ”Angels” che ho dedicato alle piccole vittime del conflitto israelo palestinese – di modo da poter sensibilizzare i più piccoli fin dai primi anni della scuola su certe tematiche che sembrano lontane solo perché non se ne parla abbastanza. Per gli adulti invece potrebbe fare di più un’informazione etica ed internazionale da parte dei media, che anziché parlare nei tg di sciocchezze senza conto dovrebbero offrire una visione di cosa accade nel mondo a 360 gradi.

 

Perché realizzare un Festival della Pace?

Per permettere ai giovani di esprimere la propria creatività e di far conoscere le proprie qualità attraverso una selezione meritocratica che abbia riguardo ai contenuti positivi su un tema, quale la Pace, che può portare solo del bene alla comunità.

 

Cosa si è fatto e cosa c’è ancora da fare?

Ho realizzato un’ opera artistica audiovisiva dal titolo “Angels, una canzone per la pace” in lingua inglese premiata tra l’altro dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e Patrocinata dall’Unesco e dalla Santa Sede, ne stiamo preparando altre, tra cui un film incentrato sui
sentimenti e le difficoltà che incontrano nell’odierna società ragazzi provenienti da religioni diverse in alcuni ambiti quali soprattutto l’amore.

 

I giovani e i bambini sono soggetti centrali per la Pace. Angels ha un impegno rilevante verso queste categorie. Ce lo può illustrare?

Prima di tutto Angels è punto di riferimento per la cura in Italia di bambini malati che vengono dalle zone di guerra.
Ci sono pervenute anche tante richieste di aiuto da figli per i propri genitori malati ed il fatto che siamo nati per aiutare i bambini ed i giovani non ci impedisce di coordinare aiuti anche per adulti in grave difficoltà.

 

Si parla abbastanza di Pace? Di cosa si è discusso l’11 marzo a Palazzo Chigi?

Parlare di Pace non serve a nulla se non si cerchi di attuarla. Durante la nostra conferenza stampa abbiamo proprio discusso di quanto sia importante la collaborazione tra pubblico e privato a vantaggio dei soggetti deboli e quanto sarebbe facile aiutare realmente tutti i bambini del mondo se solo le superpotenze lo volessero concretamente e non solo per mera propaganda politica.

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