La Tessera sanitaria dovrà essere assorbita nella Carta nazionale dei servizi (CNS), come da decreto del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione del 20 giugno 2011.
La richiesta di emissione unificata di Tessera sanitaria e Carta nazionale dei servizi, che va fatta al Ministero dell’economia e delle finanze, risulta però essere una facoltà riservata alle Regioni e alle Province autonome. Gli enti territoriali dovranno stipulare un’apposita convenzione con l’Agenzia delle Entrate, dotarsi di un sistema di gestione della componente CNS nel documento unificato TS-CNS, nonché garantire il rispetto degli standard tecnologici previsti dalla normativa vigente.
Le norme in oggetto sembrerebbero, dunque, riservare alla facoltà delle regioni la possibilità di assorbire la TS nella CNS, e dunque non si tratterebbe di un provvedimento generale come, invece, previsto dalla norma (art. 10 della legge 106/2011).
Il proposito di semplificare e di snellire le modalità di fruizione dei documenti elettronici, inoltre, è sicuramente lodevole ma appare lontano dall’attuale ed effettivo utilizzo che i cittadini fanno dei servizi telematici, limitato per lo più proprio alla Tessera sanitaria per ciò che concerne la prescrizione di farmaci e la prenotazione di visite mediche.
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