Feb 5, 2017 | Notizie | 0 commenti

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DIFENDERE LE NASCITE PER TUTELARE IL NOSTRO PAESE

Difendere le nascite per tutelare il nostro paese


La vita è una fiamma che via via si consuma, ma che riprende fuoco ogni qualvolta nasce un bambino. Ma in Lombardia, dove si rischia la chiusura di diversi punti nascita, questa prospettiva sembra spegnersi. Con la riorganizzazione dei reparti approntata dal ministero della Sanità, avviata nel 2010 in virtù l’accordo Stato-Regione, sembra che per sopravvivere ci sia bisogno di almeno 500 parti l’anno. Molti punti nascita sono stati, dunque, chiusi. Mamme e sindaci si schierano accanto ai cittadini per difendere i reparti di maternità, mentre i medici rivendicano ‘’per questione di sicurezza’’ la chiusura dei centri che non rientrano nell’iter prestabilito. Critica, soprattutto, la situazione ad Angera, sul Lago Maggiore, dove , dall’11 dicembre, un gruppo di mamme ha presidiato per settimane, giorno e notte, l’ospedale per protestare contro la chiusura del reparto di Pediatria e del punto nascita della struttura cittadina, avvenuta gli inizi del mese. Le partorienti sono state dirottate in altri centri ed alcune di loro, avevano già prenotato il cesareo. “La Repubblica tutela la salute quale fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività.” Art. 32 della Costituzione. Diritto imprescindibile del quale si è tenuto poco conto. Si parla di salvaguardare le nascite e di assicurare la sicurezza delle partorienti e dei nascituri; si parla di DIFENDERE il futuro del nostro Paese, perché i nostri figli sono gli uomini e le donne del domani, coloro che faranno la storia, che porteranno avanti cultura e tradizioni ed ignorare una particolare così importante, sottovalutando il problema, rappresenta una gravissima mancanza da parte dello Stato. ‘’Se ciascuno potesse scegliersi il luogo dove nascere, certi paesi sarebbero completamente vuoti’’ (Eric Linklater).

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