Dalla ricchezza delle nazioni alla felicità delle nazioni
Tutti o quasi hanno sentito parlare di un certo Adam Smith. E anche chi non ne ha mai sentito parlare, in un modo o nell’altro, senza saperlo sta vivendo in un ambiente socio-economico frutto del pensiero di questo “illustre” pensatore Inglese.
Adam Smith nella seconda metà del ‘700 scrisse un libro dal titolo “La ricchezza delle Nazioni”. In questo libro Adam Smith formulò la sua teoria secondo la quale lasciando la libera iniziativa all’essere umano questi avrebbe operato per rendere massimo il suo benessere e la conseguenza di ciò sarebbe stata che tutti avrebbero goduto del massimo benessere possibile.
Gli economisti di oggi hanno dato un nome alla “conseguenza” che viene chiamata “sgocciolamento della ricchezza”. Mentre la teoria ha preso il nome di “Libero mercato”. Questa teoria è quella che ha portato alla globalizzazione selvaggia e al fatto che 65 persone pari allo 0,00000092%della popolazione mondiale detenga la stessa ricchezza del 50% della popolazione più povera pari a 3 miliardi e mezzo di persone.
Più o meno negli stessi anni un pensatore napoletano un tal Gaetano Filangeri scriveva un altro libro dal titolo “La scienza della legislazione”. In questo libro non si parlava di ricchezza delle nazioni ma di felicità delle nazioni”. Questa felicità doveva essere il risultato dell’istruzione dei cittadini e della redistribuzione delle ricchezze. Questo avrebbe generato la felicità dei singoli cittadini e di conseguenza la felicità delle nazioni.
A tuo avviso quale di queste due teorie è preferibile?
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Civicrazia significa Dignità, Sovranità e Responsabilità.
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