Mar 16, 2020 | Notizie | 0 commenti

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CORONAVIRUS: EUROPA NUDA

Il Covid-19, entrato senza preavviso nelle nostre vite, ha provocato un effetto collaterale inaspettato: i nostri partner europei più vicini, Francia e Germania, sono incorsi in violazioni delle regole del mercato unico, restringendo l’esportazione di forniture mediche verso il nostro Paese,  anche Austria e Repubblica Ceca hanno bloccato i viaggi, non ultima la Presidente della Commissione Europea ha espresso solidarietà nei confronti dell’Italia solo dopo 46 giorni, infine la Presidente della BCE ha provocato il crollo della Borsa, scaricando di fatto l’Italia.

Nella gestione di una crisi che interessa la politica sanitaria nella UE  la competenza è nazionale e regionale, anche per il principio di vicinanza ai cittadini. Il Trattato di Lisbona sul funzionamento dell’UE, o TFUE, all’art.168 assegna agli Stati una competenza di solo sostegno, ne deriva che ogni Paese deve fare riferimento alle proprie risorse. Manca sia la volontà politica di intervenire in situazioni di emergenza, sia una autorità competente a fissare standard comuni. Le crisi e le emergenze non sono uguali nei vari Stati dell’UE, basti pensare alla crisi migratoria,  che deriva dalla nostra particolare collocazione geografica e non dalle nostre scelte, pertanto si richiede una policy che tenga conto delle asimmetrie e preveda un uso differenziato delle risorse comuni per far fronte a crisi ed emergenze, dotando l’Europa di un bilancio non vincolato che consenta la possibilità di intervenire a favore di Paesi via via colpiti.

E’ auspicabile la nascita di una capacità fiscale sovranazionale per queste situazioni eccezionali. Si è acclarata l’incapacità dell’UE di affrontare sfide esistenziali, mancando policy e riforme istituzionali adeguate, si è evidenziata l’esistenza di un virus altrettanto pericoloso rispetto al Covid-19, che possiamo definire introversione intergovernativa  e Civicrazia, coalizione di oltre 4000 associazioni, può contribuire a proporre soluzioni per sollecitare politiche idonee alla gestione di crisi ed emergenze, forte della partecipazione popolare e della vicinanza ai problemi reali dei cittadini.

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