Le note positive, in pillole, della Legge di Bilancio
Clausole di salvaguardia IVA e accise Bloccati gli aumenti delle aliquote IVA per il 2020. Rimodulati quelli per gli anni successivi e la misura delle entrate attese dall’incremento delle accise sui carburanti (?!).
Deducibilità IMU Confermata, per il 2019, la deducibilità del 50% dell’IMU sugli immobili strumentali dal reddito d’impresa o di lavoro autonomo.
Cedolare secca Mantenuta al 10% l’aliquota della cedolare secca sui canoni delle locazioni abitative a canone concordato nei comuni ad alta densità abitativa.
Riduzione del carico fiscale sui lavoratori dipendenti Costituito un apposito fondo, con dotazione di 3 miliardi di euro per il 2020 e cinque a partire dal 2021. L’attuazione degli interventi in successivi provvedimenti normativi. (?!)
Sconto in fattura per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica Abrogate le disposizioni del “decreto crescita” che hanno introdotto, per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica e per l’installazione di impianti fotovoltaici, il meccanismo dello sconto in fattura in luogo della detrazione spettante. Ora è applicabile soltanto agli interventi di ristrutturazione importante di primo livello, per le parti comuni degli edifici condominiali, con un importo dei lavori pari almeno a 200 mila euro.
Bonus ristrutturazioni, ecobonus e bonus mobili Prorogate di un anno, nella misura vigente nel 2019, le detrazioni per le spese relative a lavori di recupero edilizio, a interventi di efficienza energetica e all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili ristrutturati.
Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali Introdotto, in sostituzione delle discipline dell’iper e del super ammortamento operative nel 2019, un credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali, compresi quelli immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica secondo il modello Industria 4.0. Riguarda tutte le imprese e, con riferimento ad alcuni beni, anche i professionisti; spetta in misura diversa a seconda della tipologia di beni oggetto dell’investimento. Credito d’imposta per la competitività delle imprese Introdotto, per il 2020, un nuovo credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative. La disciplina sostituisce l’attuale credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo. Un decreto Mise, entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di bilancio, definirà le modalità attuative della norma.
Bonus formazione 4.0 Confermato per il 2020, con alcune modifiche, il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente, finalizzate all’acquisizione e al consolidamento di competenze nelle tecnologie rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazione delle imprese previste dal “Piano nazionale industria 4.0”.
Bonus facciate Introdotta una detrazione del 90% per le spese del 2020 relative a interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata degli edifici ubicati nella zona A o B ex Dm 1444/1968.
Aiuto alla crescita economica (ACE) Ripristinata, con decorrenza dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2018, la disciplina ACE, finalizzata a incentivare la patrimonializzazione delle imprese. Il meccanismo consente di dedurre un importo pari al rendimento figurativo, calcolato con l’aliquota dell’1,3%, degli incrementi di capitale effettuati mediante conferimenti in denaro e accantonamenti di utili a riserva. Contestualmente, sono abrogate le misure di riduzione dell’IRES ( c.d. mini-IRES) che erano state introdotte al posto dell’Ace
Zone economiche speciali (Zes) Estesa la fruibilità del credito d’imposta per gli investimenti nelle Zes: va commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquisiti entro il 31 dicembre 2022, non più entro il 2020.
Credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno Prorogato al 31 dicembre 2020 il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Unificazione IMU e TASI Dal 2020, scompare il tributo per i servizi indivisibili e viene prevista una sola forma di prelievo patrimoniale immobiliare, la cui disciplina, fondamentalmente, ricalca quella preesistente per l’IMU. L’aliquota di base è fissata allo 0,86%, con possibilità per i Comuni di aumentarla fino all’1,06% o diminuirla fino all’azzeramento (!?)
|
0 commenti