Mar 22, 2021 | Notizie | 0 commenti

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CIVICRAZIA, VOCE DEI CITTADINI NEGLI ENTI PUBBLICI

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CIVICRAZIA, VOCE DEI CITTADINI NEGLI ENTI PUBBLICI

Sala Verde a Palazzo Chigi, per la sigla del “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” tra il Governo, rappresentato dal Presidente del Consiglio, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e i Segretari generali della Cgil, Cisl e Uil. Assenti i sindacati autonomi come la Confsal, riconfermatasi nel biennio come quarta confederazione sindacale del pubblico impiego.
Viene spontanea interrogarsi qual è il “peso” del Cittadino e se è stato attivato il percorso giusto verso il cittadino, terminale ultimo degli effetti dell’accordo.
In questi anni nell’Ente pubblico il destinatario del servizio è stato sottoposto a mutevole considerazioni, passando, nelle definizioni,  da utente, all’idea di cliente, fino a quella di azionista. Alla luce del nuovo “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale”, il dibattito principale deve vertere ora sul concreto miglioramento delle performance e della qualità dei servizi, principalmente in un’ottica aziendale, e sulla capacità a orientare il miglioramento continuo delle performance a soddisfazione dei parametri di bilancio.
Come noto, la Pubblica amministrazione, in senso lato, comprende tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attività di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario e sorretto dall’imposizione fiscale a carico dei cittadini. Enti pubblici, nei confronti dei quali spesso il cittadino si trova spaesato e aspetta da anni un percorso di semplificazione, di trasparenza, ma soprattutto di efficienza, efficacia e di buon vicinato con le esigenze e precarietà quotidiane.
I Cittadini, in qualità di utenti dei servizi pubblici, secondo il Codice del Consumo D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206 , si aspettano dallo Stato e dalle Regioni la garanzia dei diritti nel rispetto degli standard di qualità predeterminati, oltre che forme di partecipazione di rappresentanze previste alle fasi di definizione e valutazione di tali standard secondo i principi e i criteri di volta in volta stabiliti dalle leggi vigenti. In ogni caso devono essere rispettati standard di qualità predeterminati e resi pubblici in modo adeguato. Tra le più importanti novità del D.Lgs. n. 74/2017 vi è il focus sulla partecipazione dei cittadini al processo di valutazione e sui compiti e le responsabilità degli Oiv (Organismi interni di Valutazione). L’art. 7 del D.Lgs. n. 150/2009 novellato dal D.Lgs. n. 74/2017 stabilisce, infatti, che la funzione di misurazione e valutazione è esercitata, oltre che dagli Oiv e dai dirigenti, anche dai cittadini o dagli altri utenti finali in rapporto alla qualità dei servizi resi dall’Amministrazione. Un’ulteriore conferma viene dall’art. 19-bis, comma 1, il quale prevede che i cittadini, anche in forma associata, partecipino al processo di misurazione delle performance organizzative con la valutazione della performance organizzativa dell’Amministrazione.
L’indirizzo del nuovo Patto complessivamente va in questa direzione, mira a rafforzare la capacità delle Amministrazioni di porre in essere politiche più efficaci con servizi pubblici migliori e più vicine al cittadino? Vedremo ma non vediamo quei segnali forti che desideriamo.
Tutti rispetto ai servizi pubblici possono avere rapporti diversi, ma sempre con ruoli che l’amministrazione, di volta in volta, definisce secondo particolari riflessioni ‘strategiche’, augurandosi in un ideale continuum che parte dall’ascolto e comprensione delle attese, per concludersi con il coinvolgimento e la partecipazione. L’ascolto sistematico si realizza attraverso metodologie e strumenti organizzati non solo in telematico e a distanza, che, seppure protagonista in questo momento di pandemia, non ha l’esclusività assoluta.
 Civicrazia ha sempre anticipato i tempi,  garantendo la presenza e l’ascolto grazie a team di esperti civicratici sul territorio.
La modernizzazione, il miglioramento qualitativo, organizzativo e delle competenze professionali nella Pubblica Amministrazione procedono di pari passo allo sviluppo qualitativo e quantitativo delle relazioni con i cittadini, i veri protagonisti della “Res Publica”, i soggetti interessati e destinatari dei servizi. Resilienza, Resistenza, termini ultimamente utilizzati dalla politica che nel quotidiano non esulano dall’intervenire in presenza e con urgenza, perché non si muore di solo COVID.
Ancor più, a seguito di questo nuovo Patto, Civicrazia ritiene che la capacità di Voce del cittadino è il parametro centrale nella valutazione per definire quantità e qualità sui risultati finali. Solo “la sua soddisfazione e la sua partecipazione al processo di creazione del valore è il vero motore per definire i percorsi di miglioramento gestionale da intraprendere” (Del. CIVIT n. 89/2010). Insomma è da tempo l’ora di passare ai fatti!
Ernesto Marino

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