“Parola composta, deriva dal latino civis cittadino e dal greco cràtos, potere. Letteralmente: governo del cittadino”. E’ l’incipit che spiega il lemma “Civicrazia” a pagina 33 de ‘I Nuovi termini’, la raccolta delle locuzioni più attuali e dei vocaboli stranieri più diffusi nella lingua italiana.
La lingua è in continua evoluzione e i dizionari ne catturano sfaccettature e neologismi. Civicrazia non poteva, dunque, passare inosservata e attraverso il metalinguaggio tipico dei vocabolari viene definita come “nuova branca scientifica che studia e valuta in che modo i cittadini sono coinvolti nelle decisioni pubbliche, cioè quelle prese nei vari Organi istituzionali dello Stato e degli Enti Locali”.
E ancora, quasi a rimarcare lo spirito democratico della coalizione di associazioni, mettendo ordine fra significato e significante, il testo conclude parlando di noi: “esistono anche movimenti e associazioni che si occupano di civicrazia allo scopo di rendere ogni cittadino protagonista della vita democratica del suo Paese per realizzare la cosiddetta democrazia orizzontale che si contrappone alla democrazia verticale, dominata dalle lobbies e dai vari gruppi di potere”. [stesab]
CONNESSIONE TELEMATICA GLOBALE PER INFORMARE IN MODO UNIFORME E DEMOCRATICO
E' NECESSARIO UN SISTEMA DI CONNESSIONE TELEMATICA GLOBALE PER INFORMARE IN MODO UNIFORME E DEMOCRATICO. L'arresto recente di giornalisti ha comportato, da parte del governo iraniano, la diffusione di notizie parziali, iniziando dai loro capi d'accusa. Ciò fa emergere...
0 commenti