Cominciano a bere già verso i tredici anni. A volte per imitare i compagni, sentirsi più grandi, cercare nuove emozioni.  C’è anche chi, non soddisfatto dai superalcolici, prova qualche droga. In generale, secondo l’indagine Alto Rischio, promossa dal Distretto 2100 del Rotary, ben il 62% degli oltre 10.056 studenti  delle scuole superiori intervistati si abbandona alla bottiglia.  Il dato, ottenuto dopo una lunga ricerca condotta da ben tredici club Rotary e nove Rotaract di Napoli e provincia in 42 istituti scolastici, lancia un’ allarme sul cattivo rapporto tra giovani e alcol. “ Il consumo  di birre e superalcolici è in forte aumento nel territorio campano- denuncia Ugo Oliviero, cardiologo alla Federico II e past president del Club Napoli Sud Ovest, coordinatore della commissione che si è occupata di somministrare i questionari ai giovani studenti- ragazze e ragazzi fanno uso di alcol in percentuali sostanzialmente sovrapponibili soprattutto verso i 17 anni. I maschi, poi, preferiscono ubriacarsi in gruppo. Solo verso i 19 anni  il ricorso alla bottiglia si riduce marcatamente”.  La ricerca evidenzia anche un aumento del cosiddetto “policonsumo”, cioè l’assunzione di alcol e droghe in contemporanea e il 19% dei ragazzi sono già tossicomani.  “Non dobbiamo abbassare la guardia- ha concluso Oliviero –  si può fare di più e meglio e abbiamo ancora tanto da lavorare”. Durante la manifestazione di presentazione dell’indagine, nella sala Italia della Mostra d’Oltremare, sono stati proiettati anche alcuni cortometraggi e spot realizzati dagli studenti dei vari istituti coinvolti, tra cui il Pontano, il Denza, l’Itis Fermi e il liceo Mazzini, il Gentileschi e il Severi di Castellammare di Stabia, premiati con una targa dai presidenti dell’Ordine dei medici Gabriele Peperoni e da quello dei Farmacisti Giovanni Pisano.