Nella capitale c’è pericolo di crollo degli alberi. E’ da poco, infatti, cominciato il monitoraggio dei circa 350 000 fusti che continuano ad abbattersi su strade, ferrovie, e piccole costruzioni sempre più frequentemente. Il problema è relativo all’età delle piante nonchè alla scarsa manutenzione da ricercare in “fattori esterni” di varia natura quali, ad esempio, i lavori stradali eseguiti non prestando attenzione alle radici. Lunedì sono caduti ben 2 alberi: il primo, all’altezza di Tor di Valle, che ha portato alla chiusura temporanea della ferrovia Roma -Lido; il secondo, invece, nella centralissima Prati, si e’ abbattuto su taxi con il conducente che si è salvato miracolosamente. L’ennesima tragedia sfiorata. Noi di Unione Civicratica, da sempre dalla parte della legalità, non potevamo non denunciare l’accaduto. Salvaguardare il patrimonio urbano per vivere meglio, dovrebbe rappresentare la normalità in una società civile. Saremo qui pronti a raccontarvi, come sempre in prima linea, tutti i possibili sviluppi di questa vicenda.
ARTE NELL’EPOCA DELLA MACROREGIONE MEDITERRANEA
Bianco e azzurro sei. Con le isole che stanno lì. Le rocce e il mare. Coi gabbiani. Mediterraneo da vedere. Con le arance. Mediterraneo da mangiare. Così cantava Pino Mango nella bellissima canzone scritta insieme a Mogol nel 1992. Oggi, nell'epoca della Macroregione...
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