A poco più di una settimana dal voto emergono le prime analisi: un raffronto sui flussi realizzato dall’Istituto Cattaneo (sul periodo 2005-2010) evidenzia come sia aumentato nel periodo il voto di protesta. Il due maggiori partiti, PDL e PD, hanno perso rispettivamente uno e due milioni di elettori. I voti fuggiti sono confluiti nella Lega, in forte crescita, nell’Idv e nei nuovi partiti espressione del malcontento.
La politica tradizionale sembra non rispondere alle esigenze reali dei cittadini che preferiscono dare consensi ai partiti più giovani che spesso consentono un rapporto diretto con l’elettorato.
E’ il caso della Lega che ha un forte rapporto territoriale, ma è anche il caso di nuovi soggetti politici come il MoVimento 5 stelle di Beppe Grillo, che nelle 5 regioni in cui si è presentato ha sommato 390mila consensi con percentuali fino al 7% in Emilia Romagna. Il blog e i nuovi mezzi di comunicazione hanno costituito la base del movimento sostituendo le vecchie sezioni.
Il voto, ad ogni modo, premia la prossimità informale con gli elettori e i nuovi mezzi di comunicazione. La campagna elettorale si sposta su Facebook, su YouTube, sui blog. Non è casuale che anche il premier Silvio Berlusconi sia intervenuto in tema di riforme proprio sul più frequentato tra i social network (con un messaggio audio sulla pagina de Il Giornale).
Civicrazia ha da tempo intuito le potenzialità sociali e politiche della Rete avviando la sua azione propulsiva di rinnovamento istituzionale attraverso la Civicratic Web action.
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