Tempo di lettura: 8 minuti

URGENTE: GARANTIRE IL NON SUPERAMENTO DEI LIMITI DI ESPOSIZIONE ALLE RADIOFREQUENZE

Una recentissima ricerca scientifica svedese riporta come un uomo di 49 anni ha sviluppato una grave sindrome da microonde dopo l’attivazione di una stazione base 5G a 20 metri dal suo appartamento.

PRECEDENTI ARTICOLI SCIENTIFICI

La diffusione della quinta generazione, il 5G, per le comunicazioni wireless è stata avviata in Svezia dal 2019. Ciò ha causato un aumento delle radiazioni a radiofrequenza (RF) ad alto impulso.

In quattro precedenti pubblicazioni scientifiche sono stati descritti casi di persone, precedentemente in buono stato di salute, che hanno sviluppato la sindrome da microonde subito dopo l’installazione di stazioni radio base 5G vicino alla loro residenza o ufficio.

METODOLOGIA DI STUDIO E RISULTATI

In questo nuovo “case report” viene presa in esame la storia sanitaria di un uomo di 49 anni con pregresse buone condizioni di salute.

Una stazione radio base 5G, è stata installata a 20 metri dal suo appartamento. L’uomo ha sviluppato immediatamente una serie di sintomi come cefalea, disestesia (alterata sensazione cutanea), perdita di memoria immediata, tachiaritmia, compressione del torace, bruciore lancinante alla pelle.

LIVELLI DI MISURAZIONE

Nell’ appartamento sono state misurate radiazioni a radiofrequenza (RF) molto elevate, tuttavia di livello inferiore ai limiti finora raccomandati dalla Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP). Questi limiti non sono risultati, quindi, sufficienti.

IMPORTANTE NESSO CAUSA-EFFETTO

Dopo il trasferimento in un altro appartamento con radiazioni a radiofrequenza più basse, i sintomi sono scomparsi o diminuiti in un breve periodo di tempo, per poi ricomparire ogni volta che l’uomo ritorna nel suo appartamento vicino alle antenne 5G.

CONCLUSIONI

I recentissimi dati della letteratura scientifica ribadiscono l’urgenza dell’applicazione del Principio di Precauzione e di Prevenzione al fine di definire e far rispettare esatti limiti di esposizione alle radiofrequenze.

 Dott. Paolo Orio

Articoli Correlati

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Translate »