Mag 15, 2017 | Notizie | 0 commenti

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UNIPAX

UNIPAX -Unione Mondiale per la Pace e i Diritti Fondamentali dell’uomo e dei popoli- :è un’organizzazione di volontariato ONG, estranea ai partiti politici e a interessi economici di parte, aconfessionale, che opera a livello nazionale ed internazionale con lo scopo di costruire un nuovo Umanesimo per il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli di tutto il pianeta, educando all’ Unione europea e ad una politica di incontro interculturale che promuova principi di pace e solidarietà tra le diverse etnie del mondo.

È associata da oltre venti anni al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite ed è collegata ai principali organismi ed istituzioni internazionali, in particolare con l’Unione Europea e il Consiglio d’Europa

Prossima iniziativa è l’invito a quanti vogliano impegnarsi in un progetto comune (dettagli: http://www.unipax.org/new/?q=it/rivoluzione) a sottoscrivere un appello per un nuovo Umanesimo, primo atto di fondazione e avvio di una WORLD COMMUNITY FOR A NEW HUMANISM, una community operativa avente il ruolo di vagliare tutte le iniziative da fare in progressione con le varie Associazioni. Al Fondatore e Presidente onorario (1984-2014) di Unipax, Orazio Parisotto studioso di Scienze Umane e dei Diritti Fondamentali, Civicrazia rivolge alcune domande

Per Civicrazia noi intendiamo la democrazia compiuta fondata sull’autentica partecipazione, in cui il Cittadino è davvero protagonista e i diritti sono garantiti davvero.

Che cos’è il nuovo Umanesimo?

E’ un movimento di pensiero che si basa sugli stessi principi di “Civicrazia” e necessita di una autentica partecipazione, del coordinamento e della collaborazione di tutti quei cittadini e di quelle associazioni che formano l’enorme esercito di operatori di pace impegnati nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo e dei popoli in tutti i continenti. La frammentazione operativa, il protagonismo isolato e varie espressioni di campanilismo devono essere superate se si vuole vincere da protagonisti  la sfida fondamentale per l’uomo d’oggi che è quella di : “ saper passare da una società eco­nomico centrica e stato centrica ad una società umano centrica e bio centrica con una governance internazionale democratica ad alta intensità etica.” Si tratta insomma di riportare al centro di ogni interesse l’uomo ed il suo habitat attraverso nuove istituzioni in grado di garantire realmente i diritti fondamentali e la dignità di tutti i popoli. Questa sfida può sembrare utopica ma se teniamo conto che oggi esistono tecnologie di comunicazione che possono essere straordinariamente utili per collaborazioni anche planetarie, la possiamo affrontare insieme consci che è una sfida molto difficile e molto impegnativa ma non impossibile. Civicrazia è la coalizione di soggetti e Associazioni, impegnati affinché il potere pubblico sia davvero al servizio del Cittadino. Nuovo Umanesimo è Civicrazia applicata a livello planetario per affrontare insieme almeno i più gravi problemi che assillano l’umanità e che sono alla base della preoccupazione per il futuro che è in tutti noi molto forte. Problemi che incidono in modo indiretto ma forte sul vivere quotidiano di ciascuno di noi. Con un processo di globalizzazione senza regole e di fronte al caos socio-politico, istituzionale, economico-finanziario e militare esistente al giorno d’oggi, l’umanità sembra procedere in modo rassegnato al succedersi degli eventi, incapace di influenzarli e gestirli nell’interesse dei popoli ovvero dell’uomo cittadino del mondo ed in particolare dei giovani. Il pianeta, come noto, è diviso in circa 200 Stati nazionali sovrani e armati, Stati spesso in contrasto tra di loro e che operano nel proprio interesse anche qualora questo sia contrario all’interesse generale dell’umanità. Serve quindi un impegno comune per superare questa situazione e progressivamente avviare a livello internazionale un NUOVO UMANESIMO. E’ necessaria una autentica partecipazione per poter svolgere insieme il ruolo di cittadini statisti oggi non più rinviabile. E’ utile ricordare una celebre frase di Albert Einstein: La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo altrimenti il pianeta non si salva”.

Nella nostra esperienza siamo stufi di rivolgerci alle oligarchie dominanti che non vogliono cambiare il sistema in cui il Cittadino è escluso e la dignità umana è negata. Per realizzare la Meta occorre contare su un percorso chiaro e Gruppi scelti per realizzarli. Che cosa ne pensa ?

Nel prendere atto delle gravi emergenze del pianeta e delle critiche situazioni ambientali e socio economiche nelle quali si trovano i popoli a causa dell’ottusità e dell’egoismo di pochi e dell’indifferenza di molti, dobbiamo mobilitarci per una più civile e pacifica convivenza in una società più giusta, più equa, più solidale, più umana, mettendo da subito in atto comportamenti concreti e coraggiosi che dimostrino la nostra ferma volontà di autodifesa e di cambiamento. Non dobbiamo più chiedere, (con il cappello in mano), concessioni alle oligarchie dominanti che ci hanno portato a questo punto, ma dobbiamo, da cittadini-statisti, indicare gli obbiettivi da raggiungere, per salvaguardare la pace e la dignità umana e pretendere che vengano raggiunti e rispettati. Mahatma Gandhi diceva: La Terra ha risorse sufficienti per i bisogni di tutti ma non per l’avidità di tutti”. Se saremo veramente in tanti avremo la forza di imporre la nostra volontà. Ma per avere successo è necessario il coordinamento operativo delle energie di dell’enorme esercito di operatori di pace che finora non è riuscito a lavorare in sintonia, a unire le forze per far sperare in un mondo migliore affrontando anche il problema, non più rinviabile, della creazione di istituzioni sovranazionali democratiche (vedi riforma dell’ONU) attraverso le quali poter affrontare le grandi emergenze planetarie che nessun Stato, nessun organismo può risolvere da solo. Serve un percorso chiaro da definire insieme e operatori che sappiano svolgere la mission di promotori-coordinatori. Finora è mancata la bozza, la traccia di un  progetto globale interdisciplinare e coordinato per un nuovo umanesimo,  una traccia che, ancorché possa sembrare utopistica, disegni delle linee generali e degli obiettivi da perfezionare insieme dando speranza, fiducia e una nuova forte motivazione alla partecipazione attiva dei cittadini ed in particolare dei giovani. Oggi questa bozza esiste. Si tratta di una proposta di progetto globale interdisciplinare e coordinato promosso da UNIPAX, NGO associata al D.P.I. delle Nazioni Unite da oltre 20 anni e la cui mission è proprio quella di essere a servizio degli operatori di pace. Sul sito www.unipax.org sono presenti tutti i dettagli e le informazioni con la possibilità di scaricare gratuitamente l’ABSTRACT del progetto stesso. Inoltre è già attiva la pagina Facebook interamente dedicata. Ma attenzione, queste sono solo proposte,  provocazioni iniziali per avere una base su cui lavorare insieme e insieme mobilitarci per ottenere risultati concreti. Molte associazioni, attraverso i loro presidenti si sono dette disponibili a lavorare insieme per costituire un nucleo duro di soggetti scelti e determinati a lavorare in modo coordinato. Questo sta già avvenendo e spero in una positiva crescita anche per l’apporto di CIVICRAZIA e dei suoi CIVICRATICI.

Dobbiamo sconfiggere la rassegnazione dei tanti e assumere impegni rigorosi a tutela della dignità umana. Come possiamo favorire la sinergia operativa nel Popolo e per il Popolo  per realizzare presto il domani che vogliamo?

Troppi cittadini si lamentano ma delusi non si impegnano socialmente. Senza un Cittadino davvero protagonista non si può pensare di realizzare il domani che vogliamo. Decenni di non impegno, di deleghe spesso mal riposte e non controllate hanno portato sul piano interno alle difficoltà che conosciamo e su quello internazionale al caos socio-politico, istituzionale, economico-finanziario e militare per cui non è pensabile ricuperare velocemente il tempo perduto. Bisogna però iniziare da subito! E non dimentichiamoci che i nostri disagi  dipendono in gran parte da ciò che sta avvenendo a livello globale: la grave crisi economica provocata dal capitalismo finanziario e da una globalizzazione senza regole ci mette pesantemente le mani in tasca a vantaggio di poche élite;  la costosissima folle corsa agli armamenti dissangua i popoli e li espone a enormi rischi favorendo disastrose guerre e grandi migrazioni; la concorrenza sleale, la disoccupazione, il precariato e la mancanza di rispetto dei diritti dei lavoratori umiliano troppi cittadini; la diffusa assenza di impegno etico favorisce forme di malgoverno a tutti i livelli con gravi distorsioni e ingiustizie….-) le conseguenze si ripercuotono su di noi, sulle nostre famiglie. Senza una forte pressione dal basso non dobbiamo aspettarci che chi detiene il potere sia disposto a mettere in discussione se stesso e le istitu­zioni che, per quanto obsolete, danno loro prestigio, denaro e potere. Quindi spetta a noi  impegnarci per far rispettare la nostra dignità contribuendo a trasformare la bozza di progetto iniziale in solide realtà. I risultati non saranno immediati, ma fondamentali per il nostro futuro e per quello dei nostri giovani, dei nostri figli. Che fare ora, da subito e concretamente per intraprendere questa impegnativa strada?

Con i presidenti delle associazioni più sensibili abbiamo pensato di dar vita ad una “WORLD COMMUNITY FOR A NEW HUMANISM” attraverso la quale “ favorire la sinergia operativanel Popolo e per il Popolo”, lavorare insieme confrontandoci sugli sviluppi più opportuni. Della bozza di progetto sono state già informate decine di migliaia di associazioni (circa 30.000 di tutti i continenti) impegnate per la civile convivenza e la pace (vedi la World Directory consultabile sul sito di Unipax). Ora dobbiamo lanciare questa Community internazionale! Le nuove tecnologie di comunicazione sono straordinariamente utili allo scopo. Serve però un impegno comune e dobbiamo essere uniti, saperci porre tutti al di là e al di sopra delle obsolete divisioni socio-politiche, che tanto ci hanno condi­zionato e che sono funzionali alle élite dominanti. Il progetto nasce e deve procedere svincolato da ogni influenza partitica, economica e confessionale. Proviamoci! Siamo noi, quindi, ad avere la responsabilità del cambia­mento, dobbiamo incominciare da ora e da noi stessi partecipando a questa rivoluzione pacifica per un Nuovo Umanesimo Civicraticamente! E ricordiamoci che, come ha detto Nelson Mandela:
“Un vincitore è solo un sognatore che non si è mai arreso”.

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