Centinaia di striscioni e cartelli per la Città, creazione di un gruppo Facebook https://www.facebook.com/groups/bambino.strappato.in.manicomio.per.bambini con più di 1.500 iscritti,
petizione firmata da migliaia di persone https://www.famiglieunite.it/2023/03/05/per-un-bambino-di-soli-11-anni-internato-sedato-e-legato-al-letto/ :
un crescere di iniziative che manifestano piena solidarietà a fianco dei due bambini di Torino.
MINORI AFFIDATI AI NONNI MATERNI
La coppia dei fratelli torinesi, dopo oltre un triennio fra strutture e affidatari (e un fratello bombardato pure di psicofarmaci), finalmente è stata ora affidata ai nonni materni.
La situazione familiare da cui provengono questi due bambini, che oggi hanno 11 e 4 anni, è alquanto complessa, con molte conflittualità tra i genitori.
La mamma nel 2020 si rivolse ai Servizi sociali ma questi, – invece di programmare un piano di aiuto a questa donna e cercare altri parenti che intervenissero nell’accudimento dei bambini -, provvidero a redigere una relazione in seguito alla quale non solo si allontanavano i due figli da lei, ma addirittura si avviò la pratica per fare adottare i bambini. Tutto ciò senza minimamente pensare di avviare un percorso di sostegno ai genitori né cercare altri parenti – in questo caso i disponibili nonni materni – come soluzione meno traumatica al collocamento presso estranei.
Tra l’altro i due bambini sono stati divisi, creando in loro un profondo stato di angoscia, ansia e prostrazione.
Il meno piccolo è stato ospitato in una struttura, il più piccolo presso affidatari. E come metodo per contenere la sua rabbia e frustrazione, il maggiore dei bambini è stato sottoposto a una pesante cura farmacologica. Fortunatamente i nonni hanno combattuto tantissimo per avere con loro i bambini.
INTERVENTO DEL TRIBUNALE
Alla fine, lo scorso ottobre, il Tribunale per i minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta ha finalmente deciso di collocare i due minori presso i nonni materni, figure amorevoli che i bambini conoscono bene, ricongiungendoli così alla loro famiglia d’origine e riunendoli di nuovo insieme. Però ci sono voluti tre anni di tempo, durante i quali i bambini hanno subito un continuato trauma che ora davvero difficilmente riusciranno a curare.
Accade troppo spesso che i Servizi Sociali fanno il bello e il cattivo tempo, separando dolorosamente i figli minori dal nucleo originario e anche tra loro.
Bisogna controllare i Servizi sociali prima di emanare atti di questo genere in modo che i Tribunali dei Minori abbiano più approfondite tali situazioni delicate.
Bisogna, inoltre, subito dare in tali casi un ruolo processuale al Garante dell’Infanzia e, in mancanza, al Difensore Civico.
Maria Loreto